Gattuso: "Una sconfitta che brucia"

"Ci assumiamo la responsabilità. Abbiamo commesso qualche peccato di gioventù"

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Il poker con la Juve nella finale di Coppa Italia ha lasciato l'amaro in bocca a Gattuso. "È una sconfitta che brucia - ha spiegato alla fine del match -. Il calcio è così. Il risultato non rispecchia la nostra prestazione, ma quando si sbaglia gli errori si pagano". "È una sconfitta che bisogna accettare, ora dobbiamo guardare avanti - ha aggiunto il tecnico rossonero -. Abbiamo commesso qualche peccato di gioventù".

"Per 65 minuti abbiamo fatto bene nel primo tempo la Juve non ci ha mai impensierito e abbiamo avuto due palle gol - ha proseguito Gattuso -. Non dobbiamo però guardare il 4-0 ma come abbiamo perso: non è tutto da buttar via". Per il tecnico rossonero a tradire il Milan è stata la poca esperienza. "Anche io sono un allenatore giovane, ci assumiamo tutti le responsabilità - ha spiegato -. Forse c'era troppa pressione". "La cosa che fa più male, al di là della coppa, è portare 40mila tifosi e dare loro una delusione così - ha concluso -. Ora abbiamo 180 minuti contro squadre che mentalmente stanno meglio di noi. Dobbiamo essere bravi ad arrivare in Europa League".

"Da parte mia c'è sempre grande protezione per Donnarumnma, poi è chiaro ci sono stati degli errori. Ma la sconfitta è colpa di tutti, per chi gioca a calcio o chi fa sport l'erore e' sempre dietro l'angolo". Così Gennaro Gattuso ha commentato la prestazione di Gigio. "L'arrivo di Reina? Donnarumma ora è il portiere del Milan è giovane e vedrà la società. E' uno dei portieri più importanti al Mondo e ce lo teniamo stretto, poi se la società farà altre scelte io allenerò i giocatori che avrò a disposizione", ha aggiunto il tecnico rossonero. "Ora dobbiamo continuare su questa strada e cercare gente abituata a fare questo tipo di partite, campioni", ha concluso.

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