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VERSO LA FINALE DI COPPA ITALIA

Milan: Conceiçao si gode Gimenez, il messicano scala le gerarchie per la finale di Coppa Italia

La doppietta nel confronto in campionato candida l'ex Feyenoord a un posto da titolare all'Olimpico

10 Mag 2025 - 08:35
 © IPA

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Il day-after Milan-Bologna di campionato è anche il primo giorno di preparazione di Milan-Bologna, finalissima di Coppa Italia. L'antipasto del match più atteso ha sorriso ai colori rossoneri, che con la specialità della casa, la rimonta, hanno centrato la terza vittoria consecutiva in campionato e chiarito le loro intenzioni in vista della sfida in programma mercoledì all'Olimpico.

La squadra di Conceiçao ha subito l'aggressività rossoblù in avvio, è andata sotto a inizio secondo tempo, ma come d'abitudine ha saputo reagire, prendendosi di forza la vittoria nonostante le minori ambizioni di classifica. Nella serata di San Siro è tornata a brillare la stella di Santi Gimenez, che ora punta a mettere seriamente in difficoltà il proprio allenatore. Il messicano, dopo un periodo davvero complicato, è apparso pimpante e volenteroso, ha messo a segno la sua prima doppietta in maglia Milan e scalato improvvisamente le gerarchie dell'attacco. Abraham e Jovic sono forse più funzionali per certe dinamiche di gioco, ma l'ex Feyenoord ha dimostrato di avere il piede caldo per fare ciò che più conta, specialmente in una gara secca: i gol. Con il rientro di Leao a sinistra (squalificato in campionato) e la scontata conferma di Pulisic a destra si profila un ballottaggio a tre piuttosto acceso. Senza contare che segnali incoraggianti sono arrivati anche da Joao Felix e Chukwueze. Insomma, Conceiçao, almeno in attacco, sembra avere l'imbarazzo della scelta.

Per un mister che gongola, ce n'è un altro che si lecca le ferite: Italiano ha incassato la terza gara di fila senza vittorie e ora rischia di perdere definitivamente il treno Champions. L'obiettivo del tecnico è ora quello di azzerare le riflessioni sulla classifica e provare a concentrare tutte le energie nervose dei suoi sull'appuntamento di Roma. Non sarà semplice, perché il ko di San Siro certamente scotta: la squadra è partita bene sul piano dell'atteggiamento, ma ha faticato molto in zona gol e quando è riuscita a sbloccarsi grazie a una giocata del suo uomo migliore ha poi dovuto incassare la rimonta avversaria. Il pacchetto difensivo è andato totalmente in tilt nei minuti finali, facendosi trovare troppe volte scoperto e mal posizionato. Davanti, poi, gli ingranaggi si sono un po' inceppati: il ko di Ndoye e la condizione tutt'altro che brillante di Castro sono stati dei brutti colpi da incassare, Dallinga ha dimostrato di non avere i numeri del bomber e tutto appare sostanzialmente affidato all'estro di Orsolini. La speranza di Italiano è quella di ritrovare almeno Odgaard (sostanzialmente impalpabile anche la prova di Moro sulla trequarti) per riuscire a giocarsela col meglio delle proprie risorse a disposizione. Che comunque, come ampiamente dimostrato in questa stagione, non sono poche.

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