Champions, Barça sul tetto d'Europa

All'Olympiastadion Rakitic apre le danze, pareggio di Morata, poi a segno Suarez e Neymar

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Niente impresa per la Juve a Berlino. All'Olympiastadion il Barcellona vince 3-1 e conquista la sua quinta Champions League, centrando anche uno storico triplete, il secondo blaugrana. Match subito in discesa per gli spagnoli, che al 3' passano in vantaggio con Rakitic. Al 55' Morata pareggia i conti dopo una bella azione sull'asse Marchisio-Lichtsteiner, poi al 68' Suarez firma il 2-1  e Neymar chiude i conti nel recupero.

Niente da fare. La Juve si arrende al Barcellona e vede svanire sul più bello il sogno Champions. Nessun rimpianto però per i bianconeri. Di fronte agli extraterrestri blaugrana la Vecchia Signora non sfigura. Anzi. Lotta, pareggia, prova a giocare ad armi pari e resta in partita fino alla fine. Il Barcellona vince meritatamente, per carità, e mette in bacheca il secondo Triplete della sua storia (unica squadra a farlo). Tanta roba, ovviamente. Ma la Juve esce comunque a testa alta dal campo, nonostante il ko all'Olympiastadion confermi la "maledizione" bianconera nelle finali di Champions (sei sconfitte su otto: record assoluto). Al triplice fischio sono Messi & Co. ad alzare le braccia al cielo, ma da Berlino la Juve torna con la consapevolezza di essere vicina ai numeri uno d'Europa. Per vincere, forse, serviva un po' più di sicurezza nei propri mezzi, ma il progetto europeo della Juve è appena iniziato e c'è tempo per acquisire esperienza e certezze. Luis Enrique vince la sfida dei debuttanti con Allegri e il merito è tutto dei suoi assi. Contro Messi, Suarez e Neymar è dura. Sempre. Anche in una serata non certo brillantissima per i tre gioielli blaugrana. A fine partita a Berlino sul tabellino manca solo la firma della Pulce. Ma è un caso. Del resto per la premiata ditta MSN in questa stagione i gol sono ben 175. Numeri stellari, fuori dalla portata anche della solidissima difesa bianconera e forse di qualsiasi altra difesa.

E sì che all'Olympiastadion l'avvio della Juve è di quelli che non ti aspetti. I bianconeri ci credono e partono forte, pressando alto e accorciando il campo, ma è solo un fuoco di paglia. Agli uomini di Luis Enrique bastano infatti tre minuti per prendere le misure ai bianconeri e chiarire chi comanda: Neymar inventa per Iniesta, che serve a Rakitic la palla del vantaggio. Una stilettata al fianco per la banda di Allegri, subito costretta a rincorrere. La "macchina" blaugrana del resto funziona alla perfezione. Busquets e Iniesta hanno spazio e dettano i tempi, Messi arretra e cerca spesso il taglio di Neymar dietro Lichtsteiner. Vidal prova a dare la scossa, lotta in mezzo al campo e ringhia su tutti, ma rimedia solo un cartellino giallo. Nello stretto e nell'uno contro uno il Barça va a nozze e la Juve soffre. Buffon tiene i bianconeri in partita e ferma Dani Alves con un miracolo, ma in campo è sempre il Barcellona a comandare. La squadra di Allegri non molla, ma gioca a intermittenza. Interrompe e prova a ripartire in contropiede. Barzagli e Bonucci fanno buona guardia su Suarez & Co., ma a centrocampo la manovra è lenta e le punte non vedono palla. Alle spalle di Dani Alves c'è un po' di spazio e la Juve prova a infilarsi con Evra e Morata, ma la reazione bianconera sbatte contro Mascherano e Pique. In mezzo al campo Pogba e Vidal, nervosi, usano anche le maniere forti e rischiano. I blaugrana invece manovrano sempre con facilità e quando attaccano mettono paura. Chiuso dai centrali, Suarez si piazza tra le linee e parte palla al piede, sfiorando il raddoppio. Poi tocca a Messi seminare il panico davanti a Buffon. Sul fronte Juve, invece, si segnala solo un tentativo da fuori di Marchisio e poco altro.

A inizio ripresa è ancora Buffon a tenere a galla la Juve, fermando Suarez in contropiede. In difficoltà, i bianconeri difendono bassi e gli uomini di Luis Enrique si affidano al possesso palla per gestire il match e al pressing alto per riconquistare palla rapidamente. Con le squadre lunghe, il Barcellona gioca a memoria, ma pecca di , si rilassa e paga dazio. Al 55' Marchisio libera Lichtsteiner di tacco, Ter Stegen para su Tevez, ma non può nulla sul tapin di Morata. Rinvigorita dal gol, la Juve inizia a crederci, cambia passo e prova ad alzare il ritmo. Si infiamma il match. Morata, Tevez e Pogba si svegliano. Dall'altra parte invece Messi, Suarez e Neymar sono sempre in agguato. La Pulce gioca in punta di piedi, ma quando accelera è imprendibile al 68' da un suo tiro nasce la rete del 2-1 di Suarez, che approfitta di una respinta corta di Buffon per riportare avanti il Barcellona. Ferita, la Juve attacca a testa bassa a caccia del pareggio, ma presta il fianco alle ripartenze degli spagnoli. In campo aperto è Neymar il più pericoloso. Al 78' Cakir gli annulla un gol per un tocco di mano e la Juve continua a sperare nella rimonta. Ci provano un po' tutti nel finale: prima Pereyra, poi Marchisio, ma Ter Stegen riesce sempre a metterci una pezza anche se con qualche brivido. La Juve chiude in avanti, ma è ancora il Barcellona ad aggiornare il tabellino. Neymar blinda il risultato al 97' e regala al Barcellona la "Quinta". A fine partita Pirlo piange, ma sono le lacrime di un campione al tramonto. Il ciclo di questa Juve invece è appena iniziato. 

Buffon 7,5: due miracoli e la Juve resta a galla fino alla fine. Capitano vero e campione infinito.
Barzagli & Bonucci 6,5: contro la MSN era dura e infatti i gol al passivo sono tre. Nel complesso però la prestazione è oltre la sufficienza, soprattutto perché dal centro il Barcellona non passa.
Marchisio 7: il Principino ormai è una certezza. Anche di fronte a Iniesta e Busquets. Il futuro di questa Juve passerà dai suoi piedi.
Pirlo 5,5: serata opaca, senza lampi e invenzioni. A questi ritmi serve più rapidità nelle giocate. In lacrime a fine partita.
Tevez 5: è il grande assente della serata. Non fa la differenza e in mezzo a Mascherano e Pique scompare.
Morata 6,5: segna, ancora. E non solo. Fa salire la squadra, fa la sponda e parte palla al piede. Allegri dovrà tenerselo stretto.
Neymar 7: vince sempre il duello con Lichtsteiner, avvia l'azione del primo vantaggio, segna un gol di testa ma glielo annullano e poi firma la rete del tris. Più di così...
Messi 6,5: gioca in punta di piedi, senza mai strafare. Arretra e cerca spazio. Meglio nel secondo tempo. Quando accelera è imprendibile. Ma è meno devastante del solito.
Suarez 6,5: serata di routine. In mezzo a Barzagli e Bonucci fatica e allora si piazza tra le linee. Firma il gol del 2-1, ma poi è sempre un po' troppo lontano dalla porta

JUVENTUS-BARCELLONA 1-3
Juventus (4-3-1-2): Buffon 7,5; Lichtsteiner 5,5, Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Evra 5,5 (44' st Coman sv); Marchisio 7, Pirlo 5,5, Pogba 6; Vidal 5 (34' st Pereyra sv); Tevez 5, Morata 6,5 (39' st Llorente sv). 
A disp.: Storari, Ogbonna, Padoin, Sturaro, Matri. All. Allegri 6. 
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen 5,5; Dani Alves 6, Piqué 6,5, Mascherano 6,5, Jordi Alba 6; Rakitic 6,5 (46' st Mathieu sv), Busquets 6, Iniesta 6,5 (33' st Xavi 6); Messi 6,5, Suarez 6 (51' st Pedro sv), Neymar 7. 
A disp.: Bravo, Bartra, Adriano, Rafinha. All. Luis Enrique 6,5.
Arbitro: Cakir
Marcatori: 3' Rakitic (B), 10' st Morata (J), 23' st Suarez (B), 52' st Neymar (B)
Ammoniti: Vidal, Pogba (J), Suarez (B)
Espulsi:

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