Il tecnico spagnolo alla vigilia del match di Champions: "Messi sta bene, ha solo bisogno di mettere minuti nelle gambe"
"Sono l'allenatore del Barcellona e voglio che si qualifichi la mia squadra. Poi se passerà anche la Roma sarò contento". Così Luis Enrique, il tecnico blaugrana, in conferenza stampa prima dell'importante match di Champions del Camp Nou. Il Barça è reduce dalla straordinaria vittoria nel Clasico: "Ma c'è sempre qualcosa da migliorare. All'andata i giallorossi si difesero, ora devono vincere e sarà un match giocato a viso aperto".
Domani potete chiudere la qualificazione…
Si, è una gara importante. Con una vittoria siamo alla fase successiva.
Dani Alves ha detto che quella di sabato é stata la migliore vittoria di sempre contro il Real…
E’ stata una grande partita però non posso sapere se quando il Barcellona vinse 2-6 era meglio o peggio, perché non c'ero.
Sabato col Real è andato tutto bene...
La maggior parte delle volte non succede in campo quello che vuoi, sabato invece contro il Real Madrid è andato tutto bene.
Cosa si aspetta dalla Roma?
Partita diversa da quella dell'andata. La Roma ha bisogno di punti. È importante per loro fare una partita di livello, sarà un match più aperto rispetto a quello dell'andata.
Le vittorie vi faranno abbassare la guardia?
Le lusinghe indeboliscono, ma i miei giocatori hanno la consapevolezza che per ora non abbiamo conquistato nulla. Ma siamo solo ad un terzo della stagione e sarà molto lunga.
Il rapporto con Messi?
Con alcuni sono più empatico, con altri meno, ma con i miei giocatori ho un ottimo rapporto. Non faccio pubblici i miei dialoghi.
Sergi Roberto: le sue prestazioni le stanno facendo ripensare alle strategie di mercato?
Quando si avvicina il mercato l'obiettivo è quello di migliorare la squadra. Il fatto di avere giocatori che possono giocare come jolly ci dà maggiori alternative.
La Roma giocherà in contropiede?
La Roma deve venire al Camp Nou per vincere, ha bisogno di tre punti. All'andata i giallorossi si sono chiusi in difesa, invece sarà interessante vedere un match aperto, sono due squadre che sanno giocare. All'andata il ritmo nostro non è stato soddisfacente, ma loro si difendevano in 9 dietro la linea della palla. Non abbiamo sofferto, non abbiamo concesso palle gol, fummo superiori sul piano del gioco.
Messi giocherà titolare?
Sta bene, deve aumentare i minuti pian piano. Il suo rientro genera positività nel gruppo, vediamo come verrà impiegato.
Cinque partite consecutive senza prendere gol...
Trovati i problemi, ci abbiamo lavorato e ora stiamo raccogliendo i frutti. Abbiamo una sensazione di sicurezza ora, che però dobbiamo continuare a coltivare in ogni partita.
Con Messi che ritorna e con un Arda Turan in più a gennaio c'è da stare ottimisti?
Sì, è vero, però poi la realtà a volta è diversa. Il calcio però è strano, 2+2 non fa mai 4.
Sotto a Messi ormai c'è Neymar, che è meglio anche di Ronaldo?
Io penso sempre che i miei giocatori siano i migliori.
Le dispiacerebbe contribuire all'eliminazione eventuale della Roma?
Io lavoro come allenatore del Barcellona e voglio e devo vincere tutte le partite. Si qualificheranno le due squadre che faranno più punti. Io guardo al mio lavoro, poi il calcio è strano. Mi piacerebbe che passasse anche la Roma, ma l'importante è che il Barcellona passi.
Le condizioni di Mascherano.
Ha un colpo al quadricipite, domani non lo rischieremo perché è un giocatore chiave per noi. Bartra non convocato per il Clasico? Ci ho già parlato.
In cosa può migliorare il Barcellona?
Possiamo migliorare la pressione, anche se teniamo sempre un livello di pressing alto. Ma si possono migliorare tante cose. Non è che siamo perfetti perché abbiamo vinto 4-0.
Messi si è lamentato per essere entrato a punteggio già acquisito con il Real?
L'avrà detto un giornalista, è impossibile.