L'australiana Mary Fowler ha raccontato in un libro l'increscioso episodio di razzismo, rivelando anche di aver pensato al suicidio e di abbandonare il calcio
di Andrea Ghislandi© Getty Images
Mary Fowler, stella dell'Australia e del Manchester City, ha raccontato nel suo nuovo libro Bloom i dettagli di un deplorevole episodio di razzismo avvenuto nel 2022 quando giocava in Francia nel Montpellier. L'attaccante ha confessato che a lei e a una compagna di squadra di colore sono state offerte banane invece dei fiori al momento dell'addio alla squadra.
Fowler è arrivata al Montpellier nel 2020 all'età di 17 anni e ha trascorso un paio di stagioni giocando nel sud della Francia prima di approdare al Manchester City, dove gioca attualmente, anche se è fuori da aprile a causa di un infortunio al legamento crociato anteriore. In un capitolo del suo libro intitolato "Giorni non così belli", Fowler ha ricordato una presentazione post-partita dopo la sua ultima gara casalinga riservata alle giocatrici che a fine stagione avrebbero detto addio. Diverse giocatrici straniere hanno ricevuto fiori in omaggio, mentre Fowler e un'altra compagna, Ashleigh Weerden, non hanno ricevuto alcun mazzo e nello spogliatoio la scioccante sorpresa.
"Dopo, quando siamo entrate nello spogliatoio, alcune nostre compagne di squadra ci hanno chiesto perché non avessimo ricevuto fiori... Alcune ragazze ci hanno riso sopra e poi una delle altre giocatrici si è avvicinata e ha dato delle banane a me e alla mia amica, dicendo: 'Ecco, prendi queste'... - ha denunciato la Fowler che però non ha fatto il nome dell'ex compagna - Non ricevere fiori era una cosa, ma essendo due delle sole sei ragazze di colore in squadra, ricevere delle banane non era qualcosa di cui potessi ridere e dimenticarmi. Ho cercato di giustificarlo in molti modi diversi... Ma se aggiungo le tante altre volte in cui nel club ci siamo sentiti in modo simile, è stato difficile considerarlo semplicemente un errore.
Fowler ha anche scritto negli anni successivi che avrebbe voluto gestire la situazione in modo diverso: "E invece, siamo rimaste lì sedute con quelle banane in mano. Momenti come questo ci hanno reso facile accorgerci di essere trattate in modo diverso rispetto alle altre giocatrici".
Fowler ha parlato apertamente delle sue battaglie per la salute mentale nel corso degli anni e ha rivelato di aver pensato di togliersi la vita poco prima di compiere 20 anni: "Una sera, ci sono andata più vicina che mai. In quel momento, non ho dato seguito al mio desiderio. Ma sono rimasta seduta lì per quasi tutta la notte a implorare chiunque lassù mi ascoltasse di prendermi per favore".
La stella australiana ha anche dichiarato di aver seriamente considerato di abbandonare il mondo del calcio: "Stavo attraversando una sorta di crisi d'identità, cercando di gestire le aspettative di rendimento e faticando a destreggiarmi in un ambiente lavorativo difficile".