RUGBY

Rugby, una banana marcia per regalo: la denuncia di Traorè, giocatore del Benetton

Il pilone della Nazionale italiana: "Gesto offensivo, da condannare gravemente". Poi arrivano le scuse dei compagni e il perdono

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Una banana marcia per Natale. E' la brutta sorpresa che ha agitato il sonno di Cherif Traorè, pilone di origini guineiane del Benetton e della Nazionale italiana di rugby, che ha denunciato l'episodio in un post su Instagram. La cosa peggiore, come spiegato dal giocatore, è che il 'regalo' è arrivato alla cena di Natale tra compagni di squadra. "Sta arrivando Natale e come da tradizione in squadra è il momento del Secret Santa. Un momento conviviale e scherzoso. Un momento dove ti puoi permettere di fare regali anonimi ai tuoi compagni, di quelli anche pungenti, ironici. Ieri, quando è stato il mio turno, all'interno del mio regalo ho trovato una banana. Una banana marcia, dentro un sacchetto dell'umido. Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male e vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale", ha raccontato Traorè.

L'ACCUSA: "GESTO OFFENSIVO"

POI LE SCUSE: "LE ACCETTO, IDIOZIA DI UN COMPAGNO"
Il Benetton Rugby fa sapere che nel pomeriggio odierno, presso il centro sportivo La Ghirada, l'intero gruppo squadra è stato convocato in seguito a quanto accaduto nei confronti del proprio giocatore Cherif Traoré. La riunione aperta dalle parole del presidente Amerino Zatta e del direttore generale Antonio Pavanello, i quali hanno ribadito a tutti i presenti la ferma posizione di condanna da parte della società verso ogni forma di espressione di razzismo e forma di discriminazione, è poi proseguita con le scuse rivolte da tutti i giocatori biancoverdi verso il proprio compagno di squadra. Cherif Traoré le ha accettate. "La riunione di questo pomeriggio è stata l'occasione per confrontarsi e capire come quanto fatto da un mio compagno in occasione dello scambio dei regali Natale sia puramente frutto di una idiozia e nient'altro. Ho apprezzato ed accettato le scuse sue e quelle dell'intera squadra. Sono contento del gesto e sono sicuro che quanto accaduto renderà il gruppo ancora più solido. Siamo una famiglia e come tale continueremo ad impegnarci dentro e fuori dal campo lottando, come sempre fatto, contro ogni forma di discriminazione". Alle parole di Traoré hanno fatto seguito quelle del presidente biancoverde Amerino Zatta: "Quanto accaduto nei confronti di Cherif non rispecchia in nessun modo la nostra identità ed i valori che da anni la famiglia Benetton in primis porta avanti. Sono contento che Cherif abbia accettato le scuse capendo l'assurda stupidita' compiuta da un proprio compagno di squadra. Sono certo che ciò rafforzerà il senso di coesione all'interno del gruppo e che un tale gesto non troverà mai più terreno fertile all'interno della nostra famiglia".

"PERDONARE NON SIGNIFICA DIMENTICARE"

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