In palio la rivincita della semifinale 2023: Bartzokas e Spanoulis vinsero insieme nel 2013, ora si affidano agli ex MVP di Eurolega per andare in finale
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14 dei 24 giocatori a referto il 19 maggio 2023, quando l'Olympiacos supera il Monaco nel primo atto della Final 4 di Kaunas, saranno al loro posto anche alla palla a due della semifinale odierna della Etihad Arena (palla a due alle 20 italiane, 22 locali). Dopo averla raggiunta per 4 volte indossando la canotta dei greci, coach Vassilis Spanoulis vivrà per la prima volta il miglior weekend della stagione di Eurolega da avversario diretto dell'Oly: il suo Monaco riuscirà a vendicare il 76-62 di poco più di due anni fa?
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COME CI ARRIVANO
Favorito era ai primi di ottobre 2024, per la costanza di rendimento mantenuta negli ultimi anni e per gli investimenti estivi (ritorno di Vezenkov e aggiunta di Fournier tra le guardie), favorito lo è anche a maggio 2025 inoltrato: il percorso dell'Olympiacos in questa Eurolega è quello che ha vissuto meno cali, con una velocità di crociera insostenibile per il resto della compagnia. 24-10 il record della regular season, permettendosi addirittura 3 sconfitte consecutive a fine marzo per rialzare la tensione in vista dei playoff; un paio di vittorie senza patemi al Pireo e la decisiva affermazione in gara-4 alla Movistar Arena nella serie col Real Madrid, con la zampata decisiva di capitan Papanikolaou; l'assegnazione dei trofei domestici che si è rivelata al solito un affare tra i cugini di Atene (la Coppa di Grecia è andata al Panathinaikos, gara-1 della finale scudetto è prevista per il 30 maggio a OAKA). Un andamento in linea con le alte, altissime aspettative della dirigenza, in corrispondenza del 100° anniversario della fondazione.
21 vittorie e 12 sconfitte in regular season, assorbendo senza sbalzi di rendimento il cambio di coaching staff a fine novembre 2024; una serie playoff contro il Barcellona trascinatasi sino a gara-5, per meriti blaugrana e parziali demeriti monegaschi, che ha mostrato potenziale e fragilità del sistema del Roca Team; un cammino in Francia con qualche inciampo in più del previsto, tra la sconfitta in finale di Coppa contro Le Mans Sarthe e l'essere arrivati alle spalle sia di Paris Basketball sia di ASVEL nella stagione regolare di LNB. Se nel medio-lungo periodo gli equilibri del Monaco 2024/25 possono mostrarsi troppo sottili, un weekend che si giocherà su una doppia gara secca potrebbe esaltare il talento di Mike James e compagni.
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COSÌ IN REGULAR SEASON
Monaco-Olympiacos 80-89 (Round 13, 4 dicembre 2024): l'eroe inatteso di giornata per i greci è l'ex Pesaro Shaquielle McKissic. I 18 punti dell'esterno dell'Indiana e un'ottima serata al tiro di tutto il roster biancorosso (14/32 di squadra da 3) permette al gruppo di Bartzokas di resistere alle continue rimonte dei monegaschi nei primi 3 quarti, soprattutto per merito di Papagiannis (ex Panathinaikos, 11 punti nel primo tempo) e all'efficacia di Alpha Diallo sugli scarichi (21 punti, 6/8 da 2, 3/3 da 3). Le triple di Fournier - top scorer dell'Oly alla Salle Gaston Medécin, 19 per il francese - scavano il solco: per coach Spanoulis, arrivato sulla panchina del Monaco per sostituire Obradovic e reduce dalla vittoria a OAKA col Panathinaikos del turno precedente, è la prima sconfitta da head coach in Eurolega in carriera.
Olympiacos-Monaco 77-80 (Round 32, 27 marzo 2025): Strazel, Blossomgame e Jaiteh. 16 dei 22 punti dell'ultimo quarto monegasco sono firmati dai (sulla carta) comprimari della rotazione di Spanoulis, arrivati più freschi e atletici nel finale rispetto ai parigrado ateniesi. Gli unici in ritmo per coach Bartzokas sono le ali grandi, Vezenkov e Peters (36 punti e 10 rimbalzi combinati): non basta il dominio a rimbalzo offensivo (15-9 il saldo alla sirena finale) per ribaltare la serata negativa al tiro (4/20 da 3) e limitare un Mike James in doppia doppia (11 punti e 12 assist. Monaco si assicura un posto almeno ai Play-In con 2 turni di anticipo, per l'Olympiacos è il 3° stop consecutivo dopo quelli con Stella Rossa e ASVEL.
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LA STELLA
Sasha Vezenkov non è nemmeno sembrato nelle condizioni di forma migliori della carriera, eppure le medie delle 4 gare di playoff col Real Madrid parlano da sè: 19 punti (60.6% da 2 e 80% ai liberi), 7 rimbalzi e 3 assist non sono stati "necessari" per avere la meglio dei Blancos, ma la firma del bulgaro non è mai mancata nei momenti cruciali della serie (vedasi 3° e 4° quarto di gara-4). Tornato all'Olympiacos in estate dopo la deludente esperienza NBA a Sacramento, l'MVP 2023 si è "limitato" in stagione a ritoccare il record personale di punti (45 contro il Bayern Monaco a inizio gennaio), ottenere il riconoscimento come miglior giocatore di EL in 5 Round singoli, per il mese di gennaio e per i playoff, essere inserito nel miglior quintetto dell'anno - ceduto a Kendrick Nunn lo scettro di Most Valuable Player della regular season. Una straordinaria normalità, quella a cui ha abituato il #14 biancorosso: la ciliegina che potrà essere posta sulla torta nel weekend di Abu Dhabi la renderebbe eccezionale.
16.6 punti (55.2% da 2, 41.4% da 3, 83.3% ai liberi) e 6.4 assist: le medie mantenute da Mike James nella serie col Barcellona sono l'ennesima dimostrazione del talento ex Olimpia Milano, mai assente nei momenti decisivi della stagione di una propria squadra. Il miglior realizzatore della storia di Eurolega (5242 punti, davanti in classifica ai 4455 del suo attuale head coach Spanoulis), incluso sia tra i migliori 25 giocatori della storia della competizione sia nel secondo miglior quintetto stagionale, farà di tutto per raggiungere la prima finale di EL della carriera: nella semifinale 2023 fu l'ultimo ad arrendersi (17 punti, 3 rimbalzi e 2 assist nel 76-62 della Zalgirio Arena), in quella del 2025 vorrà un esito diverso.
L'UOMO PIÙ IN FORMA
Le 4 triple consecutive di Kostas Papanikolaou nel 4° periodo della gara-4 della Movistar Arena potranno pesare come un macigno, nell'economia della stagione dell'Olympiacos: la firma del capitano biancorosso nel momento chiave della serie è il simbolo di cosa il 35enne di Trikala stia significando nella storia recente della squadra di coach Bartzokas. Alla 14° stagione ad Atene, K-Pap è ormai riferimento per tutti gli esterni con spiccate doti difensive nel panorama europeo (anche Diego Garavaglia, classe 2007 dell'Olimpia Milano, lo ha indicato come proprio giocatore preferito): il duello con un altro "coltellino svizzero" come Alpha Diallo si annuncia di altissimo livello.
I riflettori, durante le gare del Monaco, saranno sempre puntati su altri: inevitabile che sia così, quando giochi nella stessa squadra di Mike James e Okobo, o quando a stagione in corso viene aggiunto un campione del mondo in carica come Daniel Theis. Da elemento ai margini della rotazione nella cavalcata del 2023, però, il percorso di Jaron Blossomgame ha raggiunto una centralità e un impatto mai visti in carriera. Inserito nel miglior quintetto dell'EuroCup 2021/22, l'ex Ulm è ora l'ala grande titolare nelle gerarchie di Spanoulis: la capacità di leggere gli spazi sulla linea di fondo e garantire verticalità sono stati fattori chiave per la vittoria in gara-5 sul Barcellona. Toccherà principalmente al prodotto di Clemson la gestione di Vezenkov: compito ingrato, ma Blossomgame pare finalmente pronto.
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L'INCOGNITA
Thomas Walkup si è dimostrato subito decisivo, al rientro ai playoff col Real Madrid dopo un paio di mesi di assenza per problemi alla schiena; Nigel Williams-Goss è la migliore alternativa a disposizione di coach Bartzokas per attaccare un pick&roll, nonostante la trattativa per il rinnovo di contratto non stia andando per il meglio; Luca Vildoza ha dimostrato nell'ultima Final 4, vinta col Panathinaikos, quanto possa essere capace di ritrovare il ritmo nel momento più caldo dell'anno; l'energia di Saben Lee e Shaquielle McKissic, nel contesto agonistico più esigente della stagione, può tornare utile; Evan Fournier, alla stagione d'esordio in Eurolega, si è subito adeguato al sistema "democratico" ateniese, venendo inserito nell'All-Second Team della competizione e decidendo alcuni degli scontri diretti con le proprie iniziative a giochi rotti. La palla passerà ora a coach Bartzokas: quanti minuti dare a quali guardie, nel fine settimana di Abu Dhabi?
Il pensiero fa sorridere, ma questa Final 4 di Eurolega sarà un terreno sconosciuto per Vassilis Spanoulis: rispetto a dirigenza e giocatori, sarà lui l'elemento del Monaco con maggiori incertezze in questo contesto. Se regular season e playoff hanno mostrato fisiologici alti e bassi, per un capo allenatore alla prima esperienza in EL, il concentrato di emozioni e tensioni di una Final 4 non faranno altro che accorciare i passi che separano Kill Bill dal diventare un'icona del basket continentale non solo con una canotta indosso ma anche in giacca a bordo campo. Spanoulis riuscirà a bruciare anche queste tappe?
LA CHIAVE TATTICA
L'Olympiacos, un tormento per qualsiasi giocatore cerchi di palleggiare in Eurolega, è una squadra comunque disposta ad assumersi un buon numero di rischi sulle linee di passaggio avversarie (6.5 palle rubate di media in stagione, 7° dato più alto della competizione), cercando di negare il più possibile la ricezione sulle uscite dai blocchi. Il Monaco, tuttavia, è il roster che ha mostrato di soffrire meno la pressione sulla palla dei monegaschi: i greci hanno raccolto nel doppio confronto stagionale meno di quanto sono stati soliti fare in una singola gara (6 palle rubate dall'Oly negli 80' di regular season, 3 all'andata e 3 al ritorno). Coach Bartzokas richiedrà una difesa ancor più aggressiva sul perimetro per crearsi opportunità più rapide in attacco o rispetterà il talento del Monaco nel gestire la circolazione?
Fino alla comunicazione delle distinte di gara-5 tra Monaco e Barcellona, inquadrare l'esperienza monegasca di Georgios Papagiannis era complicato. Oltre 2 mesi di assenza dalla competizione per scelta tecnica, con Spanoulis a preferirgli un Motiejunas NE, ma uno skillset senza eguali in Europa. Poi il reintegro a roster per la sfida decisiva coi blaugrana e la conferma dei segnali mostrati già in regular season: la combinazione tra i 220 cm di altezza e un tiro da 3 più che rispettabile (39.8% in stagione regolare) ha fatto saltare il banco contro la difesa contenitiva dei catalani. Per allontanare dal pitturato due giganti come Fall e Milutinov, il Monaco non potrebbe chiedere di meglio: coach Spanoulis non può non dare spazio al suo connazionale, col "dente avvelenato" in quanto ex Panathinaikos e uscito sconfitto nell'ultima Final 4 col Fenerbahce.
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