Un Mike James dominante non basta al Monaco in Catalogna (100-89), l'MVP in carica e l'ex Milano restituiscono il fattore campo ai greci contro l'Efes (77-81)
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Poco meno di 48 ore dalla sirena finale delle gara-3 del Palau Blaugrana e del Basketball Development Centre di Istanbul e sarà già tempo di gara-4 per Barcellona-Monaco e Efes-Panathinaikos. Se i blaugrana hanno sfruttato i passaggi a vuoto della panchina monegasca e cavalcato il miglior Willy Hernangomez dell'anno per allungare la serie, la resistenza alla rimonta dei turchi di coach Banchi è la prova di forza di cui il Pana di Ataman e Nunn, soprattutto a livello psicologico, aveva estremo bisogno.
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FC BARCELONA-AS MONACO 100-89 (24-27, 51-39. 74-66, 100-89)
19 punti (8/9 da 2) e 10 rimbalzi: basterebbero le cifre del maggiore dei fratelli Hernangomez per fotografare chi tra catalani e monegaschi abbia messo sul parquet la maggior lucidità e disciplina. La più grande controprestazione di Daniel Theis dal suo ritorno in Eurolega in discrete condizioni fisiche è lo specchio di un Monaco incapace di mantenersi solido nel corso dei 40': Blossomgame-Diallo-Okobo hanno eseguito con efficienza, ma l'aver sprecato la serata meravigliosa di Mike James in cabina di comando - 20 punti (3/5 da 2, 4/8 da 3) e 5 rimbalzi, 12 assist a fronte di 1 sola palla persa! - è responsabilità da ascrivere al resto della rotazione di coach Spanoulis (perché mantenere a tutti i costi Strazel in campo nel quarto finale?).
Dopo aver cercato di trascinare la serie nel torbido nel Principato, il tornare in Catalogna ha convogliato al meglio le energie nervose del Barcellona. In un Palau Blaugrana parzialmente svuotato dalla quasi contemporanea semifinale di Champions League contro l'Inter, il dominio del Barcellona si è manifestato nelle componenti più relative allo "sporcarsi": la squadra di Peñarroya ha raccolto 5 rimbalzi offensivi in più del Monaco, ha recuperato 6 palloni rispetto agli 0 (!) del Roca Team. Col solo Brizuela realmente efficace al tiro (6/7 dal campo), i blaugrana hanno sfruttato i minuti di riposo di Mike James a inizio secondo quarto (17-0 di parziale nei primi 4'30"!) per invertire la rotta della serie: le prestazioni all around di Satoransky (6 punti, 3 rimbalzi e 7 assist) e Punter (8 errori al tiro, problemi di falli nel primo tempo ma 5 assist per mettere in ritmo i lunghi) sono la ciliegina sulla torta. Col match point ancora sulla racchetta del Monaco, il Barça ha ritrovato in extremis l'abbrivio per tornare a Monte Carlo.
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BARCELLONA: Punter 14, Anderson 10, Brizuela 14, Satoransky 6, Hernangomez 19, Fall 4, Abrines 8, Parker 16, Keita NE, Parra 9, Villar 0, Grujicic NE. All: Peñarroya.
MONACO: Okobo 19, Blossomgame 12, Loyd 0, Theis 10, Diallo 16, Cornelie NE, Jaiteh 7, Motiejunas NE, Tarpey 0, Brown NE, Strazel 5, James 20. All: Spanoulis.
GARA-4: 2 maggio, ore 20.45, Palau Blaugrana
ANADOLU EFES-PANATHINAIKOS AKTOR 77-81 (23-20, 39-45, 54-63, 77-81)
È giusto che la parola "fine" alla sfida di Istanbul l'abbia messa Dinos Mitoglou: con solamente 4 errori su 11 tentativi dal campo (3/6 da 2, 4/5 da 3), la tripla del 74-79 del greco ha sintetizzato in un'azione il dettaglio decisivo che ha provocato il 2-1 in favore dei Greens nella serie più tirata di tutti i playoff di Eurolega 2024/25: l'Efes ha scommesso sulle percentuali sui tiri aperti degli uomini di Ataman, quasi sfidandoli a prendersi conclusioni troppo "facili" per il talento che sono consapevoli di possedere in attacco, e il solo Mitoglou ha saputo punirlo (il resto del Pana ha tirato 3/19 da 3!).
Altri due sono stati i fattori determinanti per riconsegnare il fattore campo al Panathinaikos. Il primo è di natura "tattica": al contrario delle sfide di OAKA, i greci hanno insistito sul controllo dei rimbalzi (35-26 per il Pana, 15 dei quali in attacco) per spingere immediatamente in transizione, trovando tanti punti facili in contropiede e nei primi secondi dell'azione. Il secondo è invece di puro status: 25 punti (9/13 da 2, con una cinquina di canestri "dei suoi"), 5 rimbalzi, 4 assist, 6 falli subiti, 31 di valutazione. Verrebbe da dire "serata da MVP", per Kendrick Nunn, se non fosse che MVP è stato da poco nominato.
Se il Pana è stato costretto ad aggrapparsi alla sua stella, è perché l'Efes ha trovato la terza grande serata su 3 nella serie. Il livello altissimo della sfida può riassumersi nel dato relativo ai tiri liberi: nei 25 viaggi totali in lunetta, nessuna delle due squadre ha commesso un solo errore. Trovando sempre un protagonista diverso nella coppia di lunghi (a OAKA erano stati Willis e Poirier, a Istanbul sono stati Smits e Oturu), colui che ha più incarnato l'andamento della gara-3 per i biancoblu, tra parziali e rimonte, è Elijah Bryant: in evidente sofferenza per un tiro che non ne voleva sapere di entrare (alla sirena finale sarà 4/12), nel 4Q l'ex Maccabi ha trovato la tripla che ha riportato i suoi a meno di un possesso di distanza (64-65). Se Willy è stato protagonista per il Barcellona, anche il fratellino di casa Hernangomez non ha voluto mancare di mettere il sigillo su gara-3: è di Juancho la stoppata sulla tripla dell'eventuale sorpasso di Larkin a 45" dalla fine. Mai come tra Efes e Panathinaikos è difficile ora prevedere chi si prenderà gara-4: l'Efes è spalle al muro, il Pana è a un passo da volare ad Abu Dhabi.
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EFES: Bryant 13, Nwora 2, Larkin 17, Poirier 2, Osmani 10, Oturu 14, Dozier 9, Thompson 6, Smits 4, Willis 0, Yilmaz 0, Ozdemiroglu NE. All: Banchi.
PANATHINAIKOS: Brown 2, Sloukas 10, Nunn 25, Mitoglou 18, Gabriel 4, Grant 5, Hernangomez 0, Yurtseven 8, Kalaitzakis NE, Osman 9, Pleiss NE, Papapetrou NE. All. Ataman.
GARA-4: 2 maggio, ore 19.30, Basketball Development Centre.
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