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INTERVISTA ESCLUSIVA

Carlos D'Ambrosio e l'estate della consapevolezza: "Dopo le medaglie ai Mondiali Juniores, voglio gli Europei in vasca lunga"

Il 18enne vicentino ha brillato trascinando ai Mondiali Assoluti la staffetta 4x100 metri italiana all'argento e realizzando il nuovo record nazionale sui 200

di Marco Cangelli
02 Set 2025 - 15:26
 © Getty Images

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L'estate di Carlos D'Ambrosio non si può che definire fantastica. Dopo il record italiano in vasca corta sui 200 metri stile libero realizzato ai Criteria Giovanili in primavera, il 18enne vicentino ha incanalato una serie di risultati che hanno lasciato di stucco tifosi e studenti.

Fra primati nazionali sulla distanza e nella staffetta 4x100 metri, l'argento ai Mondiali Assoluti e le sette medaglie nella rassegna juniores, il finanziere veneto ha confermato le ottime impressioni lasciate alle Olimpiadi Estive di Parigi 2024 e ora si prepara a un futuro pieno di speranze e successi.

Come si sente dopo tutti questi traguardi?

Sicuramente è una bella sensazione. Entrare nella Nazionale dei grandi e vincere una medaglia con una staffetta così competitiva come la 4x100 è stupendo. La sognavo da tempo, uno degli obiettivi di questa stagione era entrare nel quartetto e ce l'ho fatta. Non mi aspettavo di vincere tutte quelle medaglie ai Mondiali Juniores visto che ne volevo conquistare tre a livello individuale fra i 50 e i 200 metri stile libero. Anche in questo caso ci sono riuscito e sono contento. 

Cos'è ora Carlos D'Ambrosio? Un centista o un duecentista?

Mi definirei più un duecentista perché ho una nuotata non troppo veloce, ma neanche da 400 o 800. Poi comunque mi sento più agio nella parte più veloce, quindi direi che posso far bene anche sui 100. Lì riesco ad andare forte se mi preparo durante la stagione, soprattutto se passo forte ai cinquanta e torno altrettanto forte. Ciò mi aiuta anche in prospettiva per i 200 dove in genere riesco a chiudere al meglio e questo mi permette di definirmi un duecentista.

Assomiglia a David Popovici che ha vinto l'oro assoluto nei 200?

Sicuramente Popovici è ancora di un altro livello. Quando era junior ha realizzato record del mondo sia sui 100 che nei 200 fermando il cronometro in 1'42"97 che è un tempo folle. Poi ovviamente gareggiarci contro è stato stupendo perché è un ragazzo che stimo moltissimo, sia nell'approccio che nel rapporto con gli altri atleti, con gli avversari e i fan. È stato molto bello gareggiare al suo fianco e spero di poter continuare a farlo. 

Il record italiano sui 100 metri è ormai vicino. Pensa di poterlo battere?

Speravo di fare un pochino meno, soprattutto nei 100, perché in semifinale non ho tirato tantissimo, soprattutto nell'ultima vasca ho mollato un pochino. Sicuramente non avevo le energie per il 47"45, però se la gara non fosse stata negli ultimi giorni, dopo altri impegni, avrei potuto avvicinarmi ulteriormente.

Dove può spingersi ora sui 200?

È difficile dirlo, si vedrà nelle prossime stagioni. Devo limare qualcosina, soprattutto nelle virate, però il limite non è così lontano per questa stagione. Per ora va bene così, poi vedremo in futuro fin dove potrò spingermi. 

Guardando al futuro, quali sono i prossimi obiettivi?

Sono un po' scaramantico, ma direi che posiamo inserise l'Europeo in vasca lunga. Vorrei qualificarmi e fare un'ottima prestazione, ma ci penseremo nel 2026 e vedremo come andrà.

Qual è il sogno che vorrebbe realizzare?

Come ogni bambino, vincere un'Olimpiade.

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