Verdi: "Non è un no al Napoli"

"Ho scelto di continuare il mio processo di crescita. Offerta importante, ma dovevo andarci con la testa giusta"

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Il protagonista del mercato invernale, Simone Verdi, paradossalmente è un trasferimento mancato. "Non è stato un no al Napoli - ha commentato il fantasista del Bologna -, ma in questo momento non volevo cambiare squadra per finire il mio processo di crescita". Il pressing di Sarri e Giuntoli non è servito: "Ci hanno provato in tutti i modi, ma ho scelto io. Dovevo andarci con la testa giusta, non ho preso un treno ma ora dovrò dare di più a Bologna".

La scelta del campioncino del Bologna ha sorpreso molti, le lusinghe del Napoli non lo hanno convinto a lasciare il rossoblù per tentare il grande salto nel gruppo di Sarri: "Sono stato lusingato perché l'offerta era importante e ovviamente ci ho pensato molto prima di prendere una decisione. Non è stato un no al Napoli il mio, ma volevo restare al Bologna fino a giugno per continuare nel mio processo di crescita. Ho sempre pensato questa cosa e ho portato avanti la mia idea. Ero consapevole di essere cercato dalla prima della classe e che avrei potuto giocarmi l'Europa League e lo scudetto, ma ho scelto con serenità e il sorriso per ultimare il mio progetto qui".

Il ds Giuntoli e il tecnico Sarri le hanno provate tutte per convincerlo: "Li ringrazio - ha ammesso Verdi a Sky Sport -, hanno provato a farmi capire i loro punti di vista ma con molta sincerità ho detto loro che non me la sentivo di lasciare il Bologna. Sono rimasto della mia idea, ma non ho pensato al fatto che avrei avuto meno spazio. In squadre come il Napoli non si può pensare di avere il posto garantito, ma devi dimostrare il tuo valore in ogni allenamento. Non abbiamo parlato di quello, ma per un grande salto così bisogna andarci con la testa giusta. Tutti hanno accettato la mia scelta perché sanno che mi rende felice".

Per il Bologna un giocatore di qualità che resta in rosa, ma anche un'operazione di mercato mancata: "Mi hanno detto quello che pensavano, cioè che i soldi avrebbero fatto comodo. Ma mi hanno lasciato la scelta e mi hanno detto che sarebbero stati contenti anche se fossi rimasto. Non ho avuto o parlato di ritocchi contrattuali, ma loro hanno sempre creduto in me e gli dovevo questa scelta che comunque non è stata semplice. Ho perso un treno, ma ora dovrò dare di più e prendermi ancora più responsabilità qui a Bologna e in questo 2018 dovrò fare ancora meglio e lavorare più di prima. Poi a giugno può succedere di tutto, si vedrà".

"Abbiamo ricevuto una offerta molto importante dal Napoli e insieme al giocatore l'abbiamo valutata, ma non si sono realizzate tre condizioni". L'ad del Bologna, Claudio Fenucci, ha spiegato le ragioni del mancato arrivo a Napoli di Simone Verdi. "Le condizioni erano che il club e il giocatore fossero d'accordo e quella di trovare un sostituto". "Pensare a quello che succederà a giugno - aggiunge Fenucci - è prematuro. Verdi è un giocatore del Bologna e poi peNseremo al futuro. A giugno come per gli altri giocatori valuteremo"

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