Mentre il mondo del tennis studia come aiutare i tennisti maggiormente in difficoltà, Kevin Krawietz, vincitore del doppio al Roland Garros nel 2019 insieme al connazionale Andreas Mies, si dà da fare e, in attesa di tornare a giocare, è andato a lavorare in un discount a 450 euro al mese. "Sistemo la merce sugli scaffali con un amico, vedo se i reparti di salsiccia e formaggio sono pieni, sistemo le scatole vuote - ha raccontato a Der Spiegel -. La scorsa settimana ho fatto la sicurezza di fronte all'ingresso, spruzzando i carrelli con il disinfettante".

Ovviamente Krawietz rimane un giocatore professionista e non lavora a tempo pieno, dovendo anche allenarsi con la speranza di tornare al più presto in campo. "Come professionista, grazie a un permesso speciale, attualmente posso allenarmi tre o quattro volte a settimana. In alternativa per muovermi, ho comprato dei pattini in linea, che uso per correre su e giù per il canale di Nymphenburg a Monaco".

THIEM: "NO AL FONDO DI SOLIDARIETA', SOLDI AI BISOGNOSI"
Raccontata la bella storia di Krawietz, suonano un poco irritanti le parole di Dominik Thiem, che risponde picche all'idea portata avanti da stelle come Novak Djokovic e Roger Federer di costituire un fondo di solidarietà per aiutare i giocatori in difficoltà. "Tutto l'anno, vedo molti che non danno tutto al tennis - ha detto il tennista austriaco in un'intervista a Kronen Zeitung-. Molti non sono molto professionali. Non vedo perché dovrei dare loro dei soldi. Preferisco dare a persone o istituzioni che ne hanno davvero bisogno. Nessuna professione al mondo ti garantisce un grande successo all'inizio della carriera, nulla è garantito e bisogna lottare continuamente per la nostra classifica".