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TENNIS

Kyrgios attacca Murray: "Non so se considerarlo ancora un amico. Ritiro? Vorrei giocare ancora una volta gli Australian Open"

Il tennista australiano sarebbe rimasto colpito per la mancata partecipazione del collega a una puntata del suo podcast

14 Ott 2025 - 12:04

Nick Kyrgios è fermo ormai da luglio quando in doppio venne subito eliminato all'ATP 500 di Washington, ma non smette di risparmiare critiche ai colleghi, in questo caso Andy Murray. Crollato al numero 661 della classifica mondiale, il tennista australiano si è scagliato contro il fuoriclasse inglese, reo di non aver partecipato al suo podcast.

"È sempre stato un mio grande sostenitore. Una volta ha notato i segni sul mio corpo e mi ha chiesto cosa fossero. Cercava di consigliarmi, di aiutarmi. Ancora oggi gli sono molto grato per tutto ciò che ha fatto. Ora non so nemmeno se lo considererei ancora un amico, forse solo un collega. Prima eravamo molto più uniti. È stato una delle persone che mi ha sostenuto di più in quel periodo, ma ora non parliamo quasi più - ha spiegato Kyrgios in un'intervista al podcast ‘Unscripted‘ -. Volevo che fosse ospite in un episodio, ma si è mostrato troppo distaccato. Avrei voluto dirgli: ‘Fratello, trova un po’ di tempo'".

Se Murray sembra essere la preda prescelta del momento, non mancano le frecciatine a Jannik Sinner, questa volta in maniera indiretta, celebrando il diretto rivale Carlos Alcaraz: "Per come sta procedendo la carriera di Alcaraz, penso che possa farcela a superare i 24 Slam di Djokovic. Ne ha già vinti sei a soli 22 anni, ne sta vincendo due all’anno per cui sta procedendo bene verso il record di Novak”.

Sul futuro Kyrgios resta criptico perché l'unica conferma è di voler esserci ai prossimi Australian Open, probabilmente per chiudere definitivamente con il tennis e dare una svolta alla propria carriera: "Probabilmente giocherò l’Australian Open, in un modo o nell’altro. Voglio salutare il torneo almeno un’ultima volta - ha concluso il nativo di Canberra -. Ritiro nel 2026? Non lo so ancora. So cosa serve per competere a quel livello e non so se il mio corpo riuscirà a reggere quella fatica”.