Con una vittoria gli azzurri aritmeticamente ai playoff. Kean out, il ct dà fiducia all'ex Atalanta e all'attaccante dell'Atletico
Tre punti per conquistare i playoff. L'Italia di Rino Gattuso è a 90 minuti dal terzo spareggio di fila per partecipare al Mondiale 2026: vincendo contro Israele gli azzurri blinderebbero aritmeticamente il secondo posto e, con esso, il pass per gli spareggi di marzo. Prima di pensare alle due partite che decideranno se l'astinenza mondiale continuerà o meno, gli azzurri dovranno conquistare i playoff sul campo: il pirotecnico 4-5 nella gara d'andata contro gli israeliani, giocata solo un mese fa, insegna che contro gli uomini di Ben Shimon non sarà una formalità. Un concetto che Gattuso ha voluto ribadire in conferenza stampa: "Da metà campo in su loro sono forti: hanno giocatori bravi a saltare l'uomo e ci possono mettere in difficoltà".
Proprio per queste qualità degli avversari e le assenze con cui fare i conti (Moise Kean out per il problema alla caviglia rimediato contro l'Estonia e Alessandro Bastoni squalificato), Gattuso potrebbe optare per un ritorno al 3-5-2, anche se per sua ammissione non è il sistema che preferisce("non mi piace giocare a tre"), per assorbire al meglio le sortite degli esterni israeliani. Il terzetto difensivo potrebbe quindi comporsi con Gianluca Mancini al centro, a destra Giovanni Di Lorenzo e come braccetto di sinistra Riccardo Calafiori. Sugli esterni spazio a Dimarco e Cambiaso pronti ala staffetta con uno Spinazzola in forma smagliante. A centrocampo sicuri di un posto Barella e Tonali. Per la terza maglia ottime chanche per Cristante, apparso in palla in questo inzio di stagione. Davanti qualche dubbo: nonostante il gol con l'Estonia e le parole al miele del ct, per Pio Esposito si prospetta un inizio in panchina. Dovrebbe essere Jack Raspadori a giocare a fianco di Mateo Retegui. Difficile pensare infatti che Gattuso possa rinunciare alle due punte ("Non sono contento solo per i gol che stanno facendo, ma per il lavoro che fanno: rincorrono, scalano sull'avversario).
La partita, decisiva, si giocherà a Udine in un clima particolare: nonostante l'accordo di pace appena siglato tre Hamas e Tel Aviv, gli attivisti pro Palestina hanno annunciato che un corteo di almeno 10mila persone sfilerà nei pressi dello stadio: "La manifestazione si basa su una serie di rivendicazioni che ad oggi non si sono realizzate. La sospensione della partita, l'esclusione di Israele dalla Uefa, la fine della complicità, sia della Figc che più in generale delle istituzioni locali e nazionali, nei confronti di Israele".