Continua la favola del tennista monegasco: l'ex numero 1 al mondo, in precarie condizioni fisiche, cede in due set. Ora il cugino Rinderknech per il titolo
© Getty Images
Al Masters 1000 di Shanghai continua la favola di Valentin Vacherot. Il tennista monegasco, numero 204 al mondo, è approdato in finale del torneo cinese battendo in due set per 6-3, 6-4 un Novak Djokovic in precarie condizioni fisiche, non ultimo un guaio muscolare al gluteo. Vacherot diventa il giocatore con la classifica più bassa a raggiungere la finale in un 1000. Domenica sfiderà il cugino Arthur Rinderknech, 54 del mondo, che ha superato in rimonta Daniil Medvedev per 4-6, 6-2, 6-4. Comunque vada, lunedì Vacherot farà un incredibile balzo in classifica, entrando per la prima volta tra i primi 100 tennisti al mondo (58° posto). In caso di vittoria salirà fino al numero 39.
A fine match, il 26enne monegasco non ha nemmeno esultato per rispetto del leggendario rivale, mandato ko anche dalle precarie condizioni fisiche. Già contro Hanfmann prima e Munar poi, Djokovic era stato a un passo dal ritiro, messo a dura prova da temperature e umidità folli che a Shanghai hanno fatto vittime illustri come il nostro Jannik Sinner.
L'ex numero 1 al mondo ha chiamato un primo medical time-out sul 3-4 del primo set e poi alla fine del primo parziale. Ha provato, poi, a stringere i denti zoppicando per tutto il secondo set, ma alla fine ha dovuto cedere alla maggiore freschezza dell'avversario. "Non ci posso credere, non riesco a esprimerlo a parole - le sue prime parole pochi istanti dopo la clamorosa vittoria - Avere Novak Djokovic dall'altra parte del campo è stata già un'esperienza incredibile". Un'"esperienza irreale" che Vacherot "cercherà di apprezzare questa sera" prima di "cercare di vincere" questa domenica.