Rio 2016: Bolt, la leggenda immortale dello sport

Il giamaicano: "Super! Ma sono i miei ultimi Giochi"

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Una leggenda immortale tra i più grandi nella storia dello sport. Il Signore che dà del "tu" alla velocità. Usain Bolt ha frantumato record (Berlino 2009, 9"58) e dato spettacolo, ma la sua impresa più grande è stata quella di avere dato continuità - e che continuità, diciamolo pure - all'oro di Pechino 2008, il primo del suo personale Triplete nei 100 metri ai Giochi Olimpici. A differenza di quanto era successo in Cina e poi a Londra nel 2012, questa volta per lo sprinter giamaicano non è stata proprio una passeggiata. Ma è il risultato finale che conta: così dopo il solito show per fare divertire il pubblico ("Quello è il mio modo per non pensare alla tensione", disse alcuni anni fa), la concentrazione e la corsa verso il traguardo, la storia è stata riscritta. "Ho fatto tutto quello che dovevo fare, è bellissimo", le sue prime parole.

Se Atene 2004 era stato solo un assaggio, Pechino 2008 (9"69) l'inizio di qualcosa di unico e Londra 2012 (9"63) l'impresa del bis, allora Rio de Janeiro (9"81) è l'Olimpiade che consegna Bolt alla leggenda, tra gli immortali dello sport. "Ma questi saranno gli ultimi Giochi Olimpici ai quali parteciperò. Non so se mi ritirerò immediatamente, ma di sicuro non ci sarò a Tokyo 2020". La Giamaica se ne farà una ragione o magari, come è già capitato ad altri campionissimi, Usain cambierà idea in questi 4 anni per presentarsi in Giappone e tentare il poker sui 100 metri. Ma non è importante ora. Per due motivi: Bolt non ha più nulla da dimostrare.

In secondo luogo, i suoi Giochi Olimpici 2016 non sono ancor finiti: "Seguitemi nei 200 metri, ne vedrete delle belle. Quando mi hanno chiamato nello stadio per un attimo ho sentito le gambe che mi tremavano. Qui la gente mi ha dato un appoggio incredibile. Sono le ultime prove che disputerò alle Olimpiadi e per questo mi sono tolto le scarpe: voglio conservarle. Ancora due medaglie poi diventerò immortale. Non sono andato così veloce ma sono felicissimo di aver vinto, lo avevo detto che ci sarei riuscito". E la promessa è stata mantenuta.

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