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LISTA D'ONORE

Noblesse oblige: Kilian Jornet "premia" i top dello sport outdoor del 2025

Le grandi imprese sportive dell'anno che sta per chiudersi secondo lo straordinario atleta-imprenditore catalano

di Stefano Gatti
31 Dic 2025 - 12:24
 © Facebook

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Kilian Jornet saluta il 2025 (e i suoi estimatori) con una interessante hit parade dei grandi protagonisti dello sport outdoor (e non solo). Il trentottenne fenomeno catalano degli sport di resistenza lo fa via social, introducendo la sua classifica con una immagine di Alex Berg che lo ritrae in un raro momento di relax ma... pur sempre ambientato durante una gara, in questo caso nelle ore precedenti il via della Western States Endurance Run negli USA dell'inizio della scorsa estate, da lui chiusa al terzo posto dietro agli statunitensi Caleb Olson e Chris Myers. Alla mitica gara americana King Kilian si era qualificato pochi mesi prima, staccando il pass grazie al secondo posto praticamente in volata sul Vincent Brouillard (e nonostante un infortunio nei primi chilometri di gara) nella Chianti Castles 100M in Toscana vinta dallo statunitense Jim Walmsley.

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Negli USA Kilian era poi tornato alla fine della scorsa estate per il suo progetto multitasking "States of Elevation", un viaggio senza precedenti che gli ha permesso di collegare lungo una linea unica e senza soluzione di continuità tutti i “fourteeners” (le montagne da quattordicimila piedi-poco meno di 4300 metri) dei Lower 48, vale a dire gli Stati Uniti continentali contigui, con l’esclusione quindi di Alaska (separata dai Lower 48 stessi dal Canada) e ovviamente Hawaii. Nell’arco temporale di un mese (trentuno giorni), lo straordinario atleta e imprenditore catalano aveva raggiunto la vetta di tutti i settantadue “fourteeners”, percorrendo migliaia di chilometri a piedi e in bicicletta: senza ombra di dubbio uno dei progetti più impegnativi della sua intera carriera.

© Alexis Berg

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Torniamo però alla hit parade 2025 che - come anticipato - Kilian introduce con un'immagine in... relax attivo con tanto di pettorale-gara addosso. Come a lasciare per una volta spazio ad altri, mettendo però in guardia tutti quanti: sono ancora nella mischia! A questo proposito, messaggio ricevuto: ci sentiamo di condividere la hit di Kilian (che comprende alpinisti, sciatori, trailrunners e ciclisti), naturalmente aggiungendovi il suo nome e le sue performance 2025 di cui sopra!

© Facebook

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In fondo sono un appassionato di sport, e lo sono sempre stato. Amo allenarmi e gareggiare, ma amo anche guardare cosa fanno gli altri e lasciarmi ispirare dalle loro storie. Alcuni momenti di quest'anno mi hanno colpito: non solo per i risultati, ma anche per le scelte e le storie che le accompagnano. Andando in ordine sparso:

L’alpinista belga Sebastien Berthe, autore con il suo team quarta salita in libera della Dawn Wall su El Capitan (Yosemite), dopo aver raggiunto gli USA in barca. La via è enorme e la modalità di scalata dice molto.

L’alpinista spagnolo Carlos Soria a ottantasei anni su Aconcagua e Manaslu, l’essere umano più anziano in vetta ad una montagna di ottomila metri. Che esempio di vita!

Johannes Høsflot Klæbo con sei ori su sei gare in programma ai Mondiali di sci nordico di Trondheim e la stagione del ciclista Tadej Pogacar (vincitore nel 2025 del suo quarto Tour de France in sei anni e campione del mondo su strada nel 2024 e nel 2025,ndr): versatilità e dominio che sembrano irreali.

Colin Haley al Cerro Torre (prima solitaria invernale dell’Urlo di Pietra per l’alpinista statunitense, ndr). Perseveranza e determinazione per realizzare un’impresa.

Anche la stagione postmonsonica autunnale sulle montagne dell’Himalaya è stata incredibile. Benjamin Védrines e Nicolas Jean sullo Jannu East, François Cazzanelli e compagni sul Langtang, i russi sulla parete sud-est del Manaslu, James Price e George Ponsonby sullo Aikache Chhok in Pakistan.

Tove Alexandersson ai Mondiali di Corsa in Montagna (la fuoriclasse svedese ha sbaragliato la concorrenza nello Short Trail, ndr): il modo in cui si allena e gareggia. Così forte e determinata.

La trailrunner statunitense Katie Schide con le sue performance alla Hardrock e alla Sierre-Zinal: categoria!

Rémi Bonnet di nuovo in gioco sul chilometro verticale dopo un infortunio, mostrando cosa significa ricostruire.

Ludovic Pommeret e Ida Nilsson, sempre motivati e al massimo livello anno dopo anno.

Lindsey Vonn vincitrice a quarantuno anni di una gara di Coppa del Mondo di sci alpino (la discesa libera di St. Moritz), cinque anni dopo il suo ritiro.

I "non specialisti" e i loro exploit: il triatleta inglese Alex Yee settimo alla Maratona di Valencia e il biatleta norvegese Einar Hedegart nello sci nordico.

Andrzej Bargiel sull’Everest: salita senza ossigeno e discesa sugli sci per il polivalente atleta polacco.

Charles Duboloz e la sua trilogia invernale in corso (l’alpinista francese ha recentemente realizzato una rara ascensione invernale su Divine Providence al Grand Pilier d'Angle del Monte Bianco, ndr): la dimostrazione vivente che non serve allontanarsi troppo da casa per vivere grandi avventure.