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ON THE ROAD... AGAIN

States of Elevation: Kilian elevato alla massima potenza

Missione ancora una volta compiuta per l'impareggiabile atleta-imprenditore catalano

di Stefano Gatti
09 Ott 2025 - 16:53
 © Nick Danielson

© Nick Danielson

Sono davvero felice di essermi spinto così lontano. Quando l’ho intrapreso, questo progetto era poco più di un’idea su una mappa, qualcosa che pensavo sarebbe stato bellissimo realizzare ma che non sapevo se sarebbe mai stato possibile. Ora so che lo era e - al di là dei numeri - è stata una vera avventura, un modo di scoprire posti che sono diventati molto speciali per me”.

Kilian Jornet ha completato con successo States of Elevation, un viaggio senza precedenti che - a cavallo tra fine estate e inizio autunno - lo portato a collegare lungo una linea unica e senza soluzione di continuità tutti i “fourteeners” (le montagne da quattordicimila piedi-poco meno di 4300 metri) dei Lower 48, vale a dire gli Stati Uniti continentali contigui, con l’esclusione quindi di Alaska (separata dai Lower 48 stessi dal Canada) e ovviamente Hawaii. Nell’arco temporale di un mese (trentuno giorni), lo straordinario atleta e imprenditore catalano ha raggiunto la vetta di tutti i settantadue “fourteeners”, percorrendo migliaia di chilometri a piedi e in bicicletta, nel contesto di quello che è stato senza ombra di dubbio uno dei progetti più impegnativi della sua intera carriera.

© Nick Danielson

© Nick Danielson

Trentotto anni il prossimo 27 ottobre, a missione compiuta Kilian ha spiegato che il viaggio è stato una scoperta che si è spinta ben oltre la sfida fisica: un modo di muoversi ed esplorare nuovi luoghi invece, alimentato solo dal proprio movimento. Al di là del raggiungimento delle singole vette, ciò che ha reso la sfida ancora più notevole è stata la distanza necessaria per collegarle tutte rimanendo fedele alla natura del suo progetto, una dopo l’altra e uno stato dopo l’altro. La portata di States of Elevation è difficile da comprendere e spiegare a parole.

© States of Elevation Press Office

© States of Elevation Press Office

Per metterlo in prospettiva, è paragonabile a collegare diversi Tour de France e decine di maratone, ma tutte ad alta quota! Qualcosa insomma che supera le statistiche e i numeri. Questi ultimi finiscono però inevitabilmente per tornare utilissimi a restituire la sostanza (del senso abbiamo già detto) di una performance multidisciplinare, nella quale Jornet ha alternato la solitudine… del numero uno alla compagnia di diversi atleti e amici statunitensi: sia nei tratti affrontati a piedi, sia nei trasferimenti su due ruote.

Il viaggio è iniziato in Colorado, tra 56 vette e percorsi iconici come il Nolan’s 14, con giornate che hanno superato le sedici ore di attività pressoché ininterrotta Poi la lunga pedalata di 1400 chilometri fino alla California, per affrontare la leggendaria Norman’s 13 - la più bella e la più dura, secondo Kilian. Dalla cima di White Mountain ha attraversato Nevada e California in due giorni estenuanti, fino a raggiungere il Mount Shasta, dove il vento a -20 gradi Celsius lo ha accolto come un guardiano silenzioso. L’avventura si è conclusa nello stato di Washington, sulla vetta del Mount Rainier.

© Nick Danielson

© Nick Danielson

PUNTI SALIENTI

72 vette superiori a 14mila piedi (4267 metri) in sei Stati degli USA : Colorado, Arizona, Nevada, California, Oregon e Washington

31 giorni di attività – 488 ore, 52 minuti e sette secondi in movimento

5145 chilometri percorsi con 123.045 metri di dislivello (403,740 miglia)

4133 chilometri in bicicletta (2568 miglia)

1012 chilometri a piedi (6289 miglia)

Sonno medio: sei ore e 15 minuti a notte

80% in bicicletta e 20% a piedi ma il 60% del tempo trascorso a piedi contro il 40% in bicicletta

Il 50% delle vette sono state scalate in compagnia: 27 atleti si sono uniti a Kilian per correre e pedalare parti del progetto

Il 13esimo fourteener (Norman) è stato completato con un FKT supportato (in attesa di conferma ufficiale)

© Nick Danielson

© Nick Danielson

CORPO E PRESTAZIONI

Il peso è rimasto stabile a 55 chilogrammi, dopo essere sceso a 52 durante la prima settimana e aver recuperato con l'inizio dell'adattamento.

Singola attività più lunga mai registrata da Kilian: 390 chilometri in bicicletta (15 ore totali)

Il sonno medio variava da due ore e 30 minuti a dieci ore e 15 minuti, aumentando con il miglioramento del recupero.

Calorie medie spese: 9000kcal al giorno.

I pasti consistevano in: uno yogurt con frutti di bosco a colazione e una bustina di probiotici Lyvecap. Un pasto completo dopo aver terminato la fase composta da riso, patate e verdure. Durante l'attività: panini e alcuni prodotti Maurten.

© Nick Danielson

© Nick Danielson

TEAM E SUPPORTO

Team di supporto: team a rotazione di due persone al seguito di Kilian con un furgone per la gestione di logistica e forniture.

Troupe cinematografica: Tre registi (David Ariño, Joel Badia, Nick Danielson) per documentare ogni tappa. LEe statistiche di Nick per il progetto: 555,5 chilometri di distanza/ 37.310 metri di dislivello / 16 su 72 vette (circa il 22 %) e Kilian mancato solo una volta!

Filmati: Oltre 6 TB

Tre interazioni con la polizia: nessuna multa!

Tre gomme a terra sul furgone e due volte al traino

Tre docce e una lavatrice durante l'intero progetto

Quattro paella mangiate, sempre il giovedì seguendo la tradizione catalana!

© Andy Cochrane

© Andy Cochrane

EQUIPAGGIAMENTO

Durante il progetto Kilian ha utilizzato due modelli di scarpe: Kjerag 02 e Tomir Gore-tex (02 e GTX). L'attrezzatura più utilizzata da NNormal è stata quella delle linee di abbigliamento termico e antipioggia: Trail Wind, Trail Rain Jacket e Active Tight. Due bici usate: Trek Madone&Treck Checkpoint. Nessuna foratura, una sola riparazione minore della bici e zero infortuni. Peso dello zaino da uno a sette chilogrammi. Mappe&Navigazione creato e seguito con i Coros APEX e Coros DURA. Diciotto notti trascorse in montagna con lampada frontale Noctia Moonlight. Ramponi utilizzati su Creston e Shasta e nel massiccio Tahoma-Rainier.

© Andy Cochrane

© Andy Cochrane

FAUNA SELVATICA E AMBIENTE

Kilian ha incontrato quattro orsi, tre alci, un numero imprecisato di capre di montagna, alcune pecore “bighorn”, aquile calve e molti coyote avvistati.

Nel corso del progetto Kilian e il suo team di supporto hanno attraversato diversi parchi nazionali degli Stati Uniti, tra i quali Rocky Mountain, Sequoia, Yosemite e Tahoma-Mount Rainier. Da menzionare l’attraversamento di itinerari come LA Freeway, Elks Traverse, Nolan's 14 e Norman's 13. States Of Elevation ha toccato anche luoghi come Cascade-Siskiyou National National Monument, Mount Shasta, Tumanguya/Mount Whitney (massima elevazione dei Lower 48 con 4421 metri), Longs Peak e Pikes Peak. Oltre alle difficoltà proposte dal teatro d’operazioni, Kilian&Co. hanno dovuto affrontare gli elementi naturali: quindici dei trentuno giorni di azione sono stati condizionati dal maltempo.

© Nick Danielson

© Nick Danielson

Per l’intero progetto, Kilian ha utilizzato i seguenti modelli di NNormal, ciascuno pensato per una situazione ben precisa.

Kjerag 02 – Il modello più leggero della gamma, dotato di intersuola reattiva e ammortizzata. La versatilità del profilo del battistrada ha consentito l’utilizzo nelle condizioni più tecniche ed estreme.

Tomir 02 – Più protettiva, questa scarpa è pensata per le lunghe distanze. Offre un maggiore ammortizzamento e un miglior supporto per affrontare ore di sforzo sui sentieri.

Tomir 02 GTX – Versione impermeabile della Tomir. Utile durante le traversate umide, in alta quota o in condizioni meteorologiche avverse.

© Andy Cochrane

© Andy Cochrane

Questa scelta limitata testimonia una volontà di semplicità e durabilità. Ogni paio è stato utilizzato per diversi giorni consecutivi, senza rotazione, modalità che richiede una fiducia totale nella resistenza del prodotto. Un abbigliamento pensato per la varietà delle condizioni. Per l’abbigliamento, Kilian ha indossato esclusivamente capi di NNormal, con una combinazione pensata per affrontare le variazioni di temperatura, umidità e intensità:

Race T-Shirt e Race Short: per le fasi più dinamiche, con un focus su leggerezza e traspirabilità.

Merino Shirt: strato termico di base, adatto alle partenze mattutine o alle sezioni in alta quota.

Active Jacket: strato intermedio che mantiene il calore favorendo la traspirazione.

Rain Jacket: protezione impermeabile per i temporali o le lunghe fasi sotto la pioggia.

Active Tights: pantaloni tecnici per le sezioni più fredde o durante le transizioni bici-corsa.

Race Socks e Race Cap: accessori fondamentali per comfort, protezione e regolazione termica.

Race Vest: gilet leggero per trasportare acqua, alimenti e dispositivi elettronici durante i tratti più lunghi.

Questo equipaggiamento gli ha permesso di modulare rapidamente gli strati in base al terreno e alle condizioni meteo, senza appesantire lo zaino o aumentare lo sforzo. 

States of Elevation non è stata una gara, né una ricerca di record. È stato il progetto più intenso e significativo della carriera di Kilian Jornet: un racconto di resilienza, immaginazione e profondo rispetto per la montagna.

© Andy Cochrane

© Andy Cochrane

Kilian Jornet è ampiamente considerato come uno dei più grandi atleti di sport outdoor di montagna di tutti i tempi. Con la sua visione ha ridefinito ciò che è possibile nel trailrunning, nello scialpinismo e nei progetti ad alta quita, sempre guidato da un insieme coerente di valori. Oggi, il suo impatto si estende ben oltre lo sport. Le montagne sono la casa e l'ispirazione di Kilian: lo radicano e lo spingono in avanti. Attraverso più di due decenni negli sport di montagna, ha fatto carriera superando i limiti, sia fisicamente che nel modo in cui progettiamo l'attrezzatura e ci prendiamo cura delle cose che contano. In qualità di co-fondatore di NNormal, Kilian porta la sua esperienza personale nello sviluppo dei prodotti, cercando di creare attrezzature che riflettano il suo modo di muoversi e ciò in cui crede: durata, funzionalità e responsabilità. Attraverso la Kilian Jornet Foundation sostiene la conservazione degli ambienti montani e lavora per aumentare la consapevolezza delle sfide climatiche che il nostro pianeta deve affrontare. Che si tratti di competizione, imprenditorialità o attivismo, Kilian usa la sua voce per ispirare un modo più consapevole di muoversi nel mondo.

© Nick Danielson

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