Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

SKYRUNNING

Monte Rosa SkyMarathon: Boffelli e Delorenzi, vittoria a cavallo del confine

Il binomio italo-elvetico vince d'autorità la settima edizione di una prova che non teme confronti

di Stefano Gatti
15 Giu 2025 - 22:23
 © Stefano Jeantet

© Stefano Jeantet

Tremila spettatori, 266 squadre da due elementi, provenienti da trentuno nazioni. Numeri da capogiro, vertigini da alta quota per la settima edizione di Monte Rosa SkyMarathon. Sabato 14 giugno la seconda elevazione dell'arco alpino ha fatto da scenario ad un evento di skyrunning di altissimo livello, nel senso letterale del termine. Quella che fa campo base ad Alagna Valsesia è infatti la gara più alta d'Europa: 35 chilometri per 3500 metri di dislivello positivo

© Raffaele Conti

© Raffaele Conti

Partenza dai 1200 metri di quota di Alagna, passaggio al 3600 metri del Rifugio Gnifetti 3600 e ai 4250 del Colle, fino al GPM di Capanna Margherita (4554 metri di quota, solo ottanta metri in meno di Punta Dufour, il punto più elevato del massiccio), per poi imboccare la via del ritorno a valle. Al programma 2025 si è aggiunta la fin qui inedita SkySummit, il cui traguardo era fissato proprio alla Capanna Margherita, il rifugio più alto dell'arco alpino. 

© Stefano Jeantet

© Stefano Jeantet

Ad imporsi nella prova che totalizzava 7000 metri di dislivello (sommando salita e discesa) è stato l'inedito team formato (si può dire "last minute" o quasi) dai due grandi favoriti della vigilia: il bergamasco William Boffelli e il compagno di squadra svizzero Roberto De Lorenzi (alla sua seconda partecipazione e reduce da uno stato influenzale). Boffelli e Delorenzi hanno vinto con il tempo finale di quattro ore, 38 minuti e nove secondi, lungo un itinerario leggermente allungato per motivi di sicurezza. Particolare che - insieme alle alte temperature e quindi alle condizioni della neve - spiega il mancato attacco al record, fissato nel 2023 da Boffelli e dal suo compagno di squadra Tadei Pivk in quattro ore, 29 minuti e 20 secondi.

© Raffaele Conti

© Raffaele Conti

Per Boffelli (originario della bergamasca Val Brembana ma per lavoro residente a Courmayeur-è glaciologo di professione) si tratta della sesta vittoria ad Alagna, ciascuna tra l'altro con partner diversi. Pochi giorni prima di affrontare la Skymarathon tra l'altro Boffelli aveva messo a segno il nuovo FKT (Fastest Known Time) da Chamonix alla vetta del Monte Bianco e ritorno. Da parte sua Delorenzi ha preso sul Monte Rosa la rincorsa in vista della imminente doubleheader USA-Mexico di Golden Trail World Series.

© Damiano Benedetto Photo

© Damiano Benedetto Photo

“Vincere sei volte questa gara? Tutto si riduce all’amore per la montagna e per questo sport. La Monte Rosa SkyMarathon è LA gara. Non c’è niente di più bello di questo, ed è un evento a cui non si può mancare. Anche quest’anno ho dato il massimo, ma tornerò con Roberto per riprovare a battere il record l’anno prossimo, sperando in condizioni migliori!" (William Boffelli)

© Raffaele Conti

© Raffaele Conti

“Gara spettacolare! Speravamo davvero di poter battere il record, e andarci così vicini nonostante una piccola deviazione ci ha fatto capire che è assolutamente possibile. Ho anche fatto un po’ di fatica nella parte bassa, sentendo ancora gli effetti di un recente raffreddore, quindi voglio tornare in piena forma e riprovarci davvero". (Roberto Delorenzi)

© Raffaele Conti

© Raffaele Conti

Secondo gradino del podio per gli italiani Mattia Bertoncini e Davide Cheraz, che hanno chiuso la loro prova con un ritardo di 13 minuti e 32 secondi dai vincitori. Al terzo posto gli sloveni Luka Kovacic e Klemen Španring (alla loro prima partecipazione), che hanno fatto rientro alla base poco meno di mezz'ora (29 minuti e 26 secondi) dopo Boffelli e Delorenzi.

© Stefano Jeantet

© Stefano Jeantet

“Wow! Questa è la gara più bella che abbia mai fatto. Dal paese alla cima della montagna e ritorno. Così semplice, eppure così incredibile. È stata un’esperienza fantastica, anche se abbiamo fatto un po’ di fatica nella parte più alta dato che in Slovenia non abbiamo montagne così alte. Tuttavia, torneremo sicuramente ora che sappiamo cosa aspettarci!" (Luka Kovacic)

© Stefano Jeantet

© Stefano Jeantet

In gara-donne le italiane Ilaria Veronese e Mara Martini sono state le prime a raggiungere il giro di boa di Capanna Margherita, ma sono poi state superate in discesa dalle gemelle svedesi Sanna e Lina Elkott Helander, che hanno completato in sei ore, 17 minuti e tre secondi la missione vittoria. Già prime quattro anni fa, Sanna e Lina hanno dimostrato ancora una volta la loro incredibile forza nonostante la mancanza di acclimatazione, raggiungendo la quattordicesima casella della classifica assoluta. Secondo gradino del podio a 27 minuti e 41 secondi dalle gemelle svedesi per Veronese-Martini (ventunesime assolute), terzo per Margaret Lane (USA) e Julia Glaus (Svizzera) ad un'ora, otto minuti e 21 secondi... dalla vetta.

“Siamo venute qui semplicemente sperando di godere al massimo di un posto così incredibile. Non ci aspettavamo di fare così bene, ma il nostro allenamento sulla neve a casa ha davvero dato i suoi frutti! Anche il pubblico è incredibile. Ci siamo sentite benvenute la prima volta, ora è quasi come essere a casa. È stata dura. La neve nella parte bassa era fino al ginocchio! La discesa è stata difficile, ma davvero veloce! Siamo scese sul sedere, in vero stile skyrunning!” (Sanna e Lisa Elkott Helander)

Un numero enorme di tifosi (circa1300) ha fatto il tifo per i 542 partecipanti nei tratti più alti del percorso, dove gli impianti di Monterosa 2000 da entrambi i versanti della montagna (Alagna e Gressoney) arrivano a 3275 metri di quota. A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera il tifo incontenibile dei pastori con grandi campanacci. La temperatura in vetta era di ventisette gradi centigradi.

© Stefano Jeantet

© Stefano Jeantet

A fianco della prova clou, debutto in scena per la nuova SkySummit di sola salita: 17 chilometri e mezzo per 3500 metri di dislivello positivo, con gli atleti in coppia legati da una corda per la sicurezza. Vincitore dell’AMA VK2 2023 e medaglia d'argento ai Campionati Mondiali 2022, il fortissimo verticalista ossolano Marcello Ugazio ha vinto in coppia con Alex Rigo, raggiungendo Capanna Margherita in tre ore, 22 minuti e sette secondi.

“Questa nuova gara mi è piaciuta tantissimo. Non è la solita sparata di un vertical, ma una bella gara lunga in cui c’è da spingere tanto. Appena superati i 4000 metri, Alex sembrava un altro e aveva un ritmo incredibile, quindi abbiamo potuto accelerare. Si può ancora migliorare, quindi tornerò di sicuro". (Marcello Ugazio)

© Stefano Jeantet

© Stefano Jeantet

Tra le donne vittoria del team italiano formato da Marina Cugnetto e Camilla Calosso, che hanno raggiunto la vetta con il tempo finale di quattro ore, 20 minuti e 33 secondi. Secondo posto per la ceca Marcela Vasinova e la valdostana Katrin Bieler, con un ritardo di soli tre minuti e 55 secondi.

“È stata una gara incredibilmente bella oggi. La salita è stata perfetta. Abbiamo avuto molta competizione con il primo team, cercavamo di inseguirle tutto il tempo. Non abbiamo vinto, ma non c’è posizione che possa ripagare una giornata così incredibile su queste montagne". (Marcela Vasinova)

A titolo di curiosità, è interessante notare che la prima gara fino alla vetta e ritorno fu il Fila Skyrunner Trophy del 1993, vinta dal valdostano Ettore Champretavy con un tempo appena inferiore alle cinque ore (quattro, 59 minuti e 50 secondi), con un tempo stimato di salita di tre ore e 25 minuti. A distanza di trentadue anni Ettore ha preso parte alla SkySummit legato in cordata con il figlio Fabien, raggiungendo la top ten (decimo) in quattro ore, 23 minuti e 48 secondi.

Il programma del weekend "sky" sul Monte Rosa è stato completato domenica 15 giugno da due prove di sola salita.

Ad imporsi nell’AMA VK2 da nove chilometri di sviluppo (2086 metri D+) è stato il gressonaro Daniel Thedy davanti a due skyrunners dalla vicina Confederazione Elvetica: Fiorillo Camesi e Martin Anthamatten. Derby alpino Italia-Svizzera anche in gara donne ma in questo caso è stata la skyrunner elvetica Victoria Kreuzer ad avere la meglio su due colleghe italiane: Corinna Ghirardi e Martina Pozzi. Le prime due si sono arrampicate fino alla top ten assoluta (Kreuzer ottava, Ghirardi nona), la terza l'ha sfiorata, classificandosi dodicesima.

Nel Monte Rosa Vertical da cinque chilometri e 300 metri (1150 metri D+) Marcello Ugazio ha fatto gli straordinari (come sempre più spesso gli succede...) ed ha avuto la meglio su Cesare Peter Bettoli e su Alessandro Civitiello per un podio tutto tricolore. Successo di Elisa Arvat in gara-donne (settima assoluta) davanti a Erika Forni e Clara De Filippi.

© Raffaele Conti

© Raffaele Conti

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri