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Maratonina di Lemine: menu natalizio a base di sport, solidarietà e memoria

Successo di partecipazione e tracciato selettivo per la prova di Almenno San Salvatore che assegnava i titoli CSEN della mezza maratona

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Maratonina di Lemine: menu natalizio a base di sport, solidarietà e memoria - foto 1
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La stagione delle corse su strada non finisce mai: anche a cavallo delle festività gli appuntamenti agonistici punteggiano un calendario magari non affollatissimo ma certamente di qualità. È il caso della Maratonina di Lemine Solidarity Memorial Gigi Gritti, andata in scena il giorno dell'Antivigilia (di Natale, ovviamente) nella città di Almenno San Salvatore, a pochi chilometri da Bergamo, proprio dove la Pianura Padana incontra il piede dei primi rilievi delle Prealpi Orobie. Non si è però trattato semplicemente di un evento prenatalizio: in palio c'erano infatti gli ultimi due titoli nazionali CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) dell'anno ormai agli sgoccioli per le categorie assolute di mezza maratona su strada. Organizzato da Pegarun ASD (uno dei gruppi sportivi più attivi e accreditati a livello nazionale), oltre a quella competitiva sulla distanza dei ventuno chilometri e 197 metri, l'evento ha proposto anche la prova non competitiva da dieci chilometri e mezzo, lungo un giro di un percorso molto vario e movimentato, quasi completamente su asfalto ma caratterizzato da tratti piani alternati a diverse discese e a tre distinte rampe in salita che hanno aumentato il tasso di difficoltà proposto agli atleti. Come dice la sua stessa denominazione, la Maratonina di Lemine aveva una duplice missione: ricordare l’aquila Pegarun Gigi Gritti e raccogliere una la maggior quantità di denaro da destinare ai repari di Pediatria e Assistenza neonatale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, salito doloosamente alle cronache ormai quasi quattro anni fa all'esplodere dell'emergenza Covid.  

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Grazie alla fortunata coincidenza di un meteo di tipo primaverile, sono stati tanti gli atleti pronti a schierarsi al via per la vittoria, una bella performance o il puro piacere di mettersi alla prova e chiudere degnamente il 2023 per la terza edizione della (doppia) gara sulle orme del Romanico degli Almenno che si avvia già a diventare un classico delle feste. 

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La gara nazionale è stata dominata per il novanta per cento dall’aquila Pegarun Ahmed El Mazoury.Nato in Marocco ma italiano a tutti gli effetti, Ahmed ha indossato per la prima volta la canotta Pegarun e verosimilmente solo un attacco di crampi nel finale gli ha impedito di mettere le mani sullo scudetto CSEN. Il suo posto sul gradino più alto del podio è stato così preso - con pieno merito, s'intende - da Loris Mandelli (Polisportiva Carugate) in un’ora, 14 minuti e 35 secondi. El Mazoury è comunque riuscito a conservare la seconda posizione al traguardo (staccato di tre minuti e trentotto secondi dal vincitore).

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Terzo posto per un’altra aquila Pegarun: il bravo Paolo Poli, staccato di un minuto esatto da El Mazoury. Le prestazioni cronometriche dei top runners non sono di eccellenza assoluta, ma il meteo inaspettatamente caldo da un lato e i centoventi metri di dislivello positivo a giro (due quelli in programma) dall’altro hanno reso la prova molto muscolare. Era atteso anche il campione italiano di ultraskymarathon Luca Arrigoni ma l’atleta azzurro del team Pegarun ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di una fastidiosa forma influenzale.

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In gara-donne successo per la titolata Chiara Milanesi dei Runners Bergamo, al traguardo con il tempo di un’ora, minuti e 25 secondi (diciassettesima della classifica assoluta) che conquista il titolo nazionale CSEN outdoor. Secondo posto per l’aquila Pegarun Helene Papetti: la forte brembana ha raggiunto la linea d'arrivo con due minuti e 44 secondi dalla vincitrice (ventottesima). Terza Milena Pirola (team Elle Erre) che ha bloccato la fotocellula del centro sportivo di Almenno sul tempo di un’ora, 36 minuti e nove secondi (due minuti esatti più di Papetti) che le vale la trentaquattresima posizione di una classifica generale da 133 finisher.

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Nella non competitiva da dieci chilometri e mezzo (giro singolo), i cui partecipanti sono scattati insieme a quelli della mezza maratona, vittoria di Ivan Angiolini di La Recastello Radici Group in 37 minuti e 39 secondi davanti a Stefano Rota (al debutto con il giallorosso Pegarun come El Mazoury nella "mezza") con un ritardo inferiore al minuto (56 secondi) e a Ivan Doniselli di Calcaterra Sport che chiude la sua prova in 41 minuti e 52 secondi.

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In gara-donne Rita Cattaneo completa il "clean sweep" femminile dei Runners Bergamo nelle due prove in programma, imponendosi in 47 minuti e 12 secondi (quattordicesima assoluta) davanti a Elena Cattaneo (staccata di due minuti e 24 secondi, diciannovesima) e a Daniela Gelfi che chiude la sua fatica in 54 minuti e 42 secondi, ventottesima di una classifica assoluta da 88 finisher. L'appuntamento con la quarta edizione della Maratonina di Lemine è già fissato per sabato 21 dicembre 2024.

 

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