TRAILRUNNING

Storie di Tor: il "triplete" di Silvia Trigueros , Bosatelli sette più, Papi e Gabioud vincitori del Tor des Glaciers!

Luca Papi e Jules-Henri Gabioud insieme al traguardo del Tor des Glaciers, nel Tot Dret 130K la spuntano Henri Grosjacques e Noélie Monney.  

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Come Collé, più di Collé: nel Tor des Geants femminile Silvia Ainhoa Trigueros Garrote ha imitato l'ingegnere valdostano mettendo a segno il terzo successo nella prova femminile, ma nel suo caso addirittura consecutivamente! Alle spalle della campionessa spagnola (tredicesima della classifica assoluta) ha raggiunto Courmayeur l'italiana Melissa Paganelli da Brembate ma è stata leggendaria anche la performance del due volte vincitore Oliviero Bosatelli (lui pure bergamasco), settimo al traguardo della prova maschile nonostante un infortunio che lo condiziona ormai da mesi. Insieme al traguardo di Courmayeur l'italofrancese  Luca Papi e l'elvetico Jules-Henri Gabioud, mattatori del durissimo Tor des Glaciers!

Se Courmayeur vibra di ammirazione per l'arrivo sul traguardo di Papi e Gabioud, dominatori dell'infinito Tor des Glaciers (ed ora si attende l'altrettanto strepitosa Stephanie Case, avviata a cogliere il terzo posto assoluto!), tra le vie della cittadina valdostana ai piedi del Monte Bianco risuona ancora l'eco del "gigantesco" exploit di Bosatelli. Una fastidiosa infiammazione (la famigerata fascite) ha costretto il popolare "Bosa" a chiamarsi fuori fin da subito dalla sfida diretta con Collé per il terzo successo al Tor  ma l'approccio... molto "social" (Bosatelli ha documentato... passo passo la sua avventura), libero da pressioni di sorta e er così dire... non competitivo ha creato le premesse per una performance memorabile che ha portato il gigantesco vigile del fuoco di Gandino (BG) ad elevarsi ancora una volta... a "gigante" del Tor, completando la sua fatica in settima posizione ed in... buona compagnia tricolore: sei infatti i "nostri" nella top ten della classifica generale. All'arrivo, Bosatelli ci ha consegnato una testimonianza diretta e molto efficace dello spirito con il quale ha affrontato il Tor ma anche del suo carattere comunque competitivo e della sua modestia. 

"Ho fatto un po'... l'osservatore. Tutte le volte che mi sono fermato ho sempre foto e filmati, anche perché tanto i più non potevo andare. L'ho presa diciamo così con... tranquillità. Poi certo, quando mi hanno detto che ero entrato nella top ten, allora ho effettivamente cambiato ritmo ma non più di tanto perché appunto di più non ne avevo... La mia fortuna è stata che quelli più forti di me si sono ritirati per vari motivi, per cui automaticamente sono arrivato io al settimo posto".

Oltre al vincitore Collé ed allo stesso Bosatelli, applausi a scena aperta per Luca Picinali, Simone Corsini, Marco Bethaz e Matteo Bolis: rispettivamente quarto, quinto, ottavo e nono sulla rampa d'arrivo di Courmayeur, lo... yellow carpet sul quale in queste ore si succedono gli arrivi dei concorrenti che stanno portando a termine il Tor des Geants e che è invece già entrato nell'album dei ricordi di Silvia Trigueros Garrote, la campionessa spagnola (basca) del Team Scarpa che ha dominato la gara femminile, senza rivali dal momento in cui ha dovuto alzare bandiera bianca Lisa Borzani, l'atleta veneta di origini ma valdostana d'adozione che - al pari della Trigueros - puntava al tris di vittorie ma è uscita molto presto di scena a causa di una caduta.

All'arrivo Silvia ha trovato ad attenderla con queste parole Marco De Gasperi, category manager di Scarpa.

 “Vincere è difficile, ripetersi per tre volte consecutive in una gara massacrante come il TOR è qualcosa di incredibile. La caparbietà e la dedizione di questa donna, all’apparenza così fragile e minuta, rappresentano al meglio i valori di una disciplina dura come l’Ultratrail, rendendoci orgogliosi di essere al suo fianco.”

Sul podio con la vincitrice salgono anche Melissa "Iron" Paganelli e Nicola "Nicky Spinks. L'italiana chiude al secondo posto ed oltretutto sedicesima della classifica assoluta (ricordiamo che al via i concorrenti erano quasi ottocento). Sarà molto interessante rivedere la bergamasca al via nelle prossime edizioni del Tor, con più esperienza ed a questo punto con ambizioni... da primato assoluto! La 54enne atleta britannica - lei sì già molto esperta! - completa il podio femminile, chiudendo 29esima della classifica generale

 

Risultato acquisito anche per quanto riguarda il TOR130 -Tot Dret (“tutta dritta” in patois) da 130 chilometri di sviluppo appunto, che ricalca l'itinerario del Tor des Geants nella sua parte "finale", da Gressoney e Courmayeur, lungo il tracciato dell'Alta Via numero 1. A spuntarla è stato Henri Grosjacques, accolto all’arrivo - nella tarda serata di mercoledì 15 settembre - dal tifo del suo nutrito seguito di supporters. Valdostano della Val d'Ayas, Grosjacques ha chiuso in 25 ore e 42 minuti una prova molto tecnica e selettiva, resa ancora più impegnativa dalle proibitive condizioni meteo.  Ad occupare il secondo ed il terzo gradino del podio il francese Christophe Tieran (staccato di un'ora e 47 minuti)  e l'elvetico Raphaël Paronuzzi (due ore e cinquanta minuti il suo ritardo).

 

Nel Tot Dret femminile successo dell’elvetica Noélie Monney, prima della sua categoria in 28 ore e 47 minuti, vale a dire solo un quarto d'ora in più del connazionale Paronuzzi e quindi quarta assoluta, ai piedi... del podio maschile! Alle sue spalle la francese Marie Berna (31 ore e otto minuti) e l'italiana Annalisa Faravelli (a due ore e 44 minuti dalla Monney). 

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