Troppa distanza tra richiesta e offerta: così i rossoneri hanno virato su Boniface
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L'infortunio di Lukaku ha complicato la situazione attaccanti non solo in casa Napoli: lo stop del belga ha costretto i campioni d'Italia a tornare sul mercato, trovandosi così immancabilmente in rotta di collisione con il Milan, da tempo alla ricerca di una nuova punta da affiancare a Gimenez. Al di là di Vlahovic, piano B dei rossoneri e solo flebile pensiero dei partenopei, lo scontro vero e proprio nei giorni scorsi si è consumato per Hojlund, gioiellino danese in uscita dal Manchester United.
Per Tare, dunque, si è presentata la necessità di bruciare sul tempo il Napoli, capitalizzando il vantaggio acquisito nelle scorse settimane. La soluzione cercata è stata tutta nella formula con cui chiudere l'affare con lo United e convincere definitivamente il danese, che voleva avere certezze sul proprio futuro a lungo termine, ad accasarsi a Milano. La trattativa è proseguita lungo tutto lo scorso weekend e nei primi giorni della settimana, senza però giungere alla svolta sperata.
Lo United ha continuato a ragionare sulla formula del prestito oneroso con obbligo di riscatto di almeno 40 milioni di euro, il Milan da parte sua a provare la strada del diritto di riscatto. Distanze che a dispetto delle previsioni non sono state annullate, anche per i dubbi che ha continuato ad avere il giocatore stesso. Di qui la virata del Milan su un altro nome, un nome nuovo: Victor Boniface, attaccante del Bayer Leverkusen.