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RINFORZO BIANCONERO

Juve, Openda è più di un finalizzatore: prima, seconda punta o "trequartista"

Il classe 2000 arriva a Torino al posto di Kolo Muani e si candida per un ruolo da protagonista nello scacchiere di Tudor, ma prima dovrà fare "pace" con Bremer

01 Set 2025 - 10:59
 © Getty Images

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La Juve si prepara ad accogliere Loïs Openda nelle ultime ore del mercato, ma il belga non è solo una soluzione last minute per colmare il vuoto lasciato in attacco dalla trattativa saltata col Psg per Kolo Muani. Da un punto di vista tecnico-tattico, infatti, il classe 2000 potrebbe rappresentare un colpo prezioso per Tudor. Oltre a giocare da prima punta, infatti, Openda è in grado di vestire anche i panni della seconda punta e di agire anche sulla trequarti partendo magari un po' più largo. Più di un finalizzatore, insomma.

Cresciuto nelle giovanili dello Standard Liegi prima e del Club Brugge poi, Openda ha debuttato tra i professionisti nel 2018, poi è andato a farsi le ossa in prestito al Vitesse fino al 2022, anno in cui si trasferisce a titolo definitivo al Lens. In Ligue 1 il belga disputa un grande campionato, segnando 21 gol e attirando le attenzioni del Lipsia, che nel 2023 lo acquista per 40 milioni di euro. In Germania Openda esordisce con una stagione super, mettendo a referto 28 gol e 7 assist in 45 presenze in tutte le competizioni. Più contenuto invece il contributo sottoporta del belga nella stagione successiva, chiusa con 13 gol e 11 assist ancora in 45 presenze. Numeri che da una parte confermano il feeling col gol del giocatore, ma anche la sua capacità di mettersi al servizio dei compagni e di rendersi utile anche in rifinitura

Alto 1.75 cm, veloce, abile in area e nell'uno contro uno, Openda è un attaccante duttile che può svariare su tutto il fronte offensivo. Non un colosso, certo. Ma uno che sa farsi valere nei duelli ravvicinati. Nel 3-4-2-1 di Tudor può ricoprire il ruolo di prima punta al posto di David o Vlahovic, ma piazzarsi anche sulla trequarti nella posizione di Conceiçao per creare la superiorità tra le linee. Una pedina interessante sotto l'aspetto tattico per dare più peso al reparto sia sotto l'aspetto del dinamismo, sia realizzativo

Infine un aneddoto. Prima di portarlo alla Continassa, in casa Juve il nome di Openda era associato a un infortunio costato molto caro ai bianconeri. Proprio a seguito di uno scontro con l'attaccante durante Lipsia-Juve, Bremer aveva riportato infatti la rottura del crociato del ginocchio sinistro. Un ricordo che a Torino contano di cancellare velocemente e di sostituirlo con tanti gol in bianconero del belga.

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