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IL CASO

Provò a estorcere 15 milioni alla famiglia Schumacher, il giudice: "Vergogna assoluta, le condanne non cambiano"

La famiglia era stata minacciata della diffusione di foto e video privati di Michael

14 Nov 2025 - 16:18

Nel processo d'appello per il tentativo di estorsione ai danni della famiglia Schumacher, il giudice Markus Quantius ha definito il caso 'una vergogna assoluta'. La famiglia era stata minacciata di diffusione nel Darknet di foto e video privati di Michael Schumacher, a meno di un pagamento di 15 milioni di euro. L'ex pilota è lontano dalla vita pubblica dal grave incidente sugli sci del 2013. Il giudice, vicepresidente del tribunale regionale, ha anticipato che non vede motivi per modificare in modo sostanziale le condanne di primo grado.

Dopo il suo intervento, il figlio 31enne dell'imputato principale ha ritirato il ricorso: la sua condanna a sei mesi con la condizionale diventa così definitiva. Restano in aula due imputati. A febbraio, il tribunale di Wuppertal aveva condannato il principale imputato, 54 anni e già pregiudicato, a tre anni di carcere per tentata estorsione in un caso di particolare gravità.

Un ex addetto alla sicurezza della famiglia, anch'egli 54enne, era stato condannato per complicità a due anni con la condizionale e a un'ammenda di 2.400 euro. La parte civile chiede ora che venga riconosciuto come coautore e che la pena salga a quattro anni. Gli imputati hanno annunciato che non rilasceranno dichiarazioni in appello, smentendo le attese della parte civile di nuovi elementi di accusa. Il giudice ha definito improbabile un esito senza pena per l'ex addetto alla sicurezza, ma ha ricordato che non ci sono prove di un flusso di denaro o di una partecipazione diretta al reato. Altri quattro giorni di udienza sono previsti fino ai primi di dicembre.