Il dirigente austriaco sarebbe stato messo alla porta dopo la decisione di licenziare Christian Horner e promuovere Arvid Lindblad in Racing Bulls
di RedazioneL'epoca d'oro di Helmut Marko sembra ormai essere giunta al capolinea. Lo storico dirigente austriaco sarebbe in procinto di dire addio alla Red Bull, proprio a pochi giorni dal titolo mondiale di Formula 1 soltanto sfiorato da Max Verstappen. Una decisione che sarebbe di fatto diventata realtà dopo un "faccia a faccia" con il CEO Oliver Mintzlaff e che avrebbe spinto Marko a farsi da parte con un anno d'anticipo rispetto alla conclusione del contratto.
A confermarlo è stata la testata olandese de Limburger che ha spiegato come dietro l'addio ci sarebbero una serie di decisioni unilaterali prese dallo stesso Marko negli ultimi anni e che avrebbero portato a incrinare i rapporti con la scuderia di Milton Keynes. Una di queste riguarderebbe il licenziamento di Christian Horner, scelto in totale autonomia dal dirigente austriaco causando anche una serie di danni economici alla squadra.
Altra decisione presa senza attendere l'ok della squadra riguarderebbe la promozione di Arvid Lindblad in Racing Bulls, appiedando di fatto Yuki Tsunoda dopo l'ingresso di Isack Hadjar in Red Bull. La presa di posizione sarebbe arrivata in estate quando Marko aveva deciso di mettere sotto contratto anche Alex Dunne, reduce dalla rottura con McLaren. Una mossa non gradita dalla dirigenza che avrebbe intimato l'austriaco a rescindere immediatamente il contratto, costringendo il team a pagare centinaia di migliaia di dollari il pilota irlandese per bloccare tutto.
Nonostante il terremoto che si prospetta in casa Red Bull, l'unico punto fermo è Max Verstappen che rimarrà a Milton Keynes almeno sino alla scadenza di contratto in programma a fine 2028. L'olandese punterà tutto sull'evoluzione delle nuove auto a partire dal prossimo anno, provando a conquistare il quinto titolo mondiale in carriera e diventando così l'uomo da cui ripartire per la squadra inglese.