F1, test Barcellona: show Leclerc, la Ferrari domina la giornata

Il monegasco ottiene il miglior tempo e batte la Mercedes sia sul giro che nel passo-gara

  • A
  • A
  • A

Dopo l'incidente di mercoledì di Sebastian Vettel, la Ferrari rialza la testa. Charles Leclerc è davanti a tutti nel day-7 di test a Montmeló, con un sensazionale 1:16.231. Non solo: il monegasco nel pomeriggio batte su tempo e passo-gara Valtteri Bottas (13° e ultimo), al mattino rifila otto decimi a Lewis Hamilton (10°) a parità di gomme. A fine sessione il monegasco si ferma a bordo pista, forse per un problema tecnico. Ottavo Antonio Giovinazzi su Alfa Romeo.

La Ferrari di Charles Leclerc si prende la scena anche nel settimo giorno di test sul circuito barcellonese del Montmeló. Nel bene e nel male. Ma soprattutto per le cose positive. Il monegasco infatti spinge come un forsennato al mattino e, con le gomme più prestazionali (C5), stampa un eccezionale 1:16.231, crono lontano meno di un decimo dalla pole position del 2018 firmata Lewis Hamilton. Un tempo che autorizza le rivali a temere una Rossa di fuoco a inizio stagione. Superato un mercoledì difficile (culminato nell'incidente di Sebastian Vettel), la scuderia di Maranello dà il via libera al giovane pilota cresciuto nella propria Academy, che si scatena con una serie di giri veloci nell'ultima ora prima della pausa (ottiene anche un 1:16.361 - sempre con le C5 - e un 1:16.658 con gomme C4). Ma qualcosa di negativo, o che perlomeno potrebbe preoccupare, c'è. Leclerc, infatti, sul finire della sessione pomeridiana si ferma a bordo pista, provocando anche una bandiera rossa.

Per la Ferrari potrebbe essersi trattato di un problema tecnico: è il secondo stop consecutivo, dopo la rottura del cerchione anteriore sinistro (forse dovuta alla presenza in pista di un detrito) che ha provocato l'incidente di Vettel mercoledì. Insomma, potrebbe esserci un piccolo campanello d'allarme. Ma la base rimane molto buona, e lo confermano anche le prestazioni nel passo. Ferrari e Mercedes, rispettivamente con Leclerc e Bottas, nel pomeriggio si sfidano in una simulazione di gara. Il monegasco gira sempre con la gomma C2 e, nei suoi 66 giri, mantiene una media che si attesta sull'1:22.2. Il finlandese della Mercedes, che nel primo stint monta anche le più prestazionali C3, compie lo stesso numero di tornate, e gira - in media - più lentamente di tre decimi. È lo stesso Bottas che ai microfoni dei giornalisti rivela che «la macchina è molto migliorata rispetto alla prima settimana, ma si deve lavorare ancora per competere con la Ferrari». Una Rossa che sembra avanti e che schiera due piloti molto competitivi. Leclerc non sembra accusare la pressione e anzi confessa in conferenza stampa che gli piacerebbe battere Vettel. Per ora sono solo sogni di pre-Mondiale, perché le gerarchie sono definite a Maranello (dove lavorano a nuove soluzioni sul fondo e sugli alettoni), e i test hanno un'importanza relativa. Ma un Leclerc così autorizza a sognare in grande, anche perché nel mattino si era messo dietro di otto decimi Lewis Hamilton a parità di gomme.

L'impresa di Leclerc è resa ancora più squillante da un altro dato: il solo Alexander Albon, secondo su Toro Rosso, riesce a girare sotto il limite dell'1:17, tutti gli altri sono lontanissimi. Inclusa una Mercedes ancora tutta da scoprire: il team campione del mondo presenta infatti un pacchetto aerodinamico completamente nuovo e scende in pista mettendo al vaglio il bilanciamento delle gomme, in particolare per quanto riguarda i problemi di usura. Le risposte cronometriche, per ora, sono quello che sono, dato che Hamilton chiude al decimo posto, alle spalle dell'Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi che invece è 8°. Mentre Bottas è addirittura 13° e ultimo. Ma gli 85 giri messi insieme da Lewis (nessuno come lui in mattinata) non fanno che dare esperienza a questa macchina che certamente non si accontenterà del ruolo di prima inseguitrice di una Rossa che vola. Dietro Leclerc e Albon ci sono la McLaren di Lando Norris e la Red Bull di Pierre Gasly. Per il francese anche un grande spavento nel pomeriggio, essendo uscito di pista ad alta velocità in curva 9. Per fortuna è uscito illeso dalla vettura, ma è stato comunque portato al centro medico per i controlli del caso. Gasly chiude davanti alle Renault di Ricciardo, 5°, e Hulkenberg, 6°. Problemi allo scarico, infine, per la Haas di Romain Grosjean, costretto a girare solo nel tardo pomeriggio.

1. Charles Leclerc (Ferrari) 1:16.231 (138 giri)
2. Alexander Albon (Toro Rosso) 1:16.882 (118 giri)
3. Lando Norris (McLaren) 1:17.084 (84 giri)
4. Pierre Gasly (Red Bull) 1:17.091 (65 giri)
5. Daniel Ricciardo (Renault) 1:17.204 (65 giri)
6. Nico Hulkenberg (Renault) 1:17.496 (73 giri)
7. Lance Stroll (Racing Point) 1:17.556 (103 giri)
8. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 1:17.639 (71 giri)
9. Romain Grosjean (Haas), 1:17.854 (16 giri)
10. Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.097 (85 giri)
11. George Russell (Williams) 1:18.130 (140 giri)
12. Kevin Magnussen (Haas) 1:18.199 (53 giri)
13. Valtteri Bottas (Mercedes), 1:18.862 (97 giri)

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti