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Industria

Crisi dell'auto: un'azienda su tre è pronta a lasciare la Cina

La stretta cinese sulle esportazioni sta mettendo in difficoltà le aziende europee, che iniziano a guardarsi altrove per i loro approvvigionamenti

di Redazione Drive Up
01 Dic 2025 - 10:51
 © Getty Images

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La Cina rafforza i suoi controlli sulle esportazioni e sempre più aziende europee - incluse quelle dell'automobile - iniziano a ripensare la propria catena di fornitura. La Camera di Commercio UE in Cina ha lanciato un sondaggio tra i suoi associati e, secondo le risposte ricevute, un'azienda su tre sta valutando di spostare gli approvvigionamenti fuori dal Paese a causa delle restrizioni severe di Pechino.
Una situazione scomoda
Circa il 40% delle aziende segnala ritardi nelle autorizzazioni all'export oltre i tempi previsti per legge e quasi il 70% dipende da componenti cinesi soggetti a controlli. Le conseguenze hanno già degli impatti potenzialmente esplosivi come il blocco della produzione, l'aumento dei costi e il rischio di interruzione delle forniture. In questo scenario instabile, il settore più particolarmente esposto è proprio quello dell'automotive.
L'Europa subisce  
Le restrizioni sulle terre rare hanno già costretto alcuni costruttori europei a fermare le proprie linee di produzione. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sta colpendo più duro l'Europa, esattamente al centro dello scontro. Di recente, le due prime economie del Pianeta sembrerebbero aver raggiunto un'intesa di massima, anche se, senza l'ufficialità, cambia poco. Non ci sono certezze e l'Europa paga il prezzo più caro di una guerra commerciale che non combatte, né controlla ma da cui dipende per la sua sopravvivenza industriale. Non solo automobilistica.

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