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Finita l'era dei cinquantini per i giovani: il mercato si è ridotto del 96%

Per una generazione sono stati molto più di un mezzo di trasporto: erano libertà, appartenenza, rito di passaggio. Oggi i “cinquantini” sopravvivono ai margini del mercato, schiacciati da costi in aumento, nuove regole e alternative tecnologiche

di Redazione Drive Up
26 Nov 2025 - 11:51
 © Foto da web

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La stagione degli scooter 50 sembra appartenere definitivamente al passato. A cavallo tra gli anni Novanta e i primi Duemila, possedere un Booster, uno Zip, un SR o un Phantom significava entrare in un mondo fatto di comitive, pomeriggi in strada, sabati sera rumorosi e interminabili personalizzazioni tra marmitte Polini, filtri Malossi e carburatori Dellorto. Era un passaggio quasi obbligato: finite le medie, arrivava lo scooter, e con lui un primo, timido assaggio di libertà. 

I cinquantini più iconici di sempre

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Non li vuole più nessuno
Oggi quello scenario è cambiato radicalmente. I dati più recenti parlano chiaro e nel 2025, fino alla fine di ottobre, sono stati venduti poco più di dodicimila scooter 50 in tutta Italia. Un numero che, confrontato con le oltre trecentomila unità vendute nel 2000, racconta una caduta che sfiora il 96 per cento. Non si tratta di una flessione ciclica, ma di un collasso strutturale, di quelli che segnano una vera fine storica.
Diversi interessi

Le cause sono molteplici e intrecciate. In primo luogo i costi: assicurazioni sempre più care, carburante che non è più alla portata di una qualsiasi paghetta e manutenzioni diventate economicamente impegnative. A questo si aggiunge un traffico urbano molto più denso e pericoloso rispetto a vent’anni fa, con una percezione del rischio, anche da parte delle famiglie, molto più elevata. Lo scooter non è più visto come un innocuo strumento di autonomia, ma come un possibile problema da gestire.
L'elettrico va di moda
Nel frattempo, sono cambiate anche le alternative. Il ruolo che un tempo ricopriva il cinquantino è stato in parte assorbito dai monopattini elettrici, diventati negli ultimi anni il primo mezzo di mobilità individuale per i più giovani. Ma anche questi stanno vivendo una fase di contrazione, complice l’introduzione di obblighi assicurativi e di sicurezza che ne hanno ridotto l’appeal. Accanto ai monopattini si sono affermate le biciclette elettriche e le microcar, che rispondono meglio alle esigenze di una generazione cresciuta con un diverso rapporto con la strada e con il rischio.
Il tuning è un ricordo
Così sono spariti i simboli di un’epoca, insieme a un immaginario fatto di motori rumorosi, marmitte elaborate, giubbotti troppo leggeri d’inverno e amicizie consumate tra un pieno e l’altro. Non è solo il mercato a essersi ristretto, è un intero stile di vita ad aver cambiato direzione. Forse è stato un passaggio inevitabile, figlio dei tempi e delle trasformazioni tecnologiche. Ma per chi quegli anni li ha vissuti, il ronzio di un due tempi resta una colonna sonora indelebile. E il cinquantino, anche se non si vende più, continua a correre nella memoria.

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