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Alle Olimpiadi di Monaco 1972 girava una BMW elettrica

Mezzo secolo prima del boom dei veicoli elettrici, la BMW 1602e, alimentata a batterie al piombo, debuttava ai Giochi come pioniere ecologico, lanciando un messaggio profetico sulla mobilità del futuro in un evento globale

di Tommaso Marcoli
11 Nov 2025 - 10:32
 © Getty Images

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I Giochi Olimpici non sono mai soltanto un palcoscenico per le imprese atletiche, ma anche un laboratorio in cui vengono presentate innovazioni tecnologiche. E l'automobile, in questo senso, ha spesso ricoperto un ruolo da protagonista. L'edizione di Monaco di Baviera del 1972, immersa in un'epoca di grandi fermenti culturali e tecnologici, ospitò una novità destinata a scrivere la storia dell'industria automobilistica: la BMW 1602e.

Alle Olimpiadi di Monaco 1972, quando c'era una BMW elettrica

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La prima elettrica
Mentre il mondo era ancora saldamente legato ai motori a combustione interna, la casa bavarese colse l'occasione dell'evento sportivo più seguito al mondo per presentare il suo primo prototipo completamente elettrico. La 1602e, versione a zero emissioni dell'iconica berlina Serie 02, fu un progetto sperimentale che per la prima volta portò l'elettricità nel cuore della flotta di supporto olimpica.
Per i VIP
Due esemplari di questa pioniera furono messi al servizio del Comitato Organizzativo. Il loro ruolo principale era quello di garantire il trasporto dei funzionari e dei VIP all'interno del villaggio olimpico, un compito che permise a BMW di testare la tecnologia in un contesto operativo di alto profilo.
Camera car
La sua missione più affascinante e curiosa, tuttavia, fu il suo utilizzo come camera-car di supporto nelle gare di lunga distanza. Grazie al suo funzionamento completamente silenzioso, la 1602e poté infatti seguire passo passo gli atleti della maratona. Questo dettaglio era cruciale: a differenza dei rumorosi veicoli a benzina, la 1602e permetteva ai cineoperatori di filmare le imprese dei corridori senza disturbare la loro concentrazione con il frastuono di un motore a scoppio.
Solo 22 CV
Tecnicamente, la 1602e era un esperimento audace per i tempi. Era alimentata da un pesante pacco batterie al piombo posizionato sotto il cofano, e la sua potenza si attestava sui 22 CV. Le prestazioni erano ovviamente limitate: l'autonomia si aggirava intorno ai 60km e la velocità massima raggiungeva circa i 100 km/h. Numeri modesti se confrontati con i veicoli elettrici di oggi, ma assolutamente rivoluzionari per l'epoca.
Tempi moderni
Con la sua inconfondibile livrea olimpica, la BMW 1602e di Monaco 1972 non solo ha dimostrato che i principi di innovazione e sostenibilità potevano sposarsi con l'industria automobilistica, ma è rimasta impressa nella storia come un simbolo di come i Giochi Olimpici, nel loro spirito di progresso, abbiano saputo proiettare il mondo su quattro ruote verso il futuro.

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