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Torino, Juric si scusa e svela: "Resto solamente se andremo in Europa"

Il tecnico granata: "Se ho offeso qualcuno mi scuso. Io ho rispetto per il Toro e per il lavoro, se non otterrò l'obiettivo prefissato andrò via"

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"Non tutti i tifosi hanno lo spirito del Toro". Apriti cielo. Le parole di Ivan Juric, tecnico del Torino, dopo lo 0-0 casalingo contro la Salernitana hanno scatenato un polverone tanto che lo stesso allenatore ha indetto una conferenza stampa con l'intento di spiegarle meglio. "Non volevo creare delusione, le mie parole avevano l'obiettivo di ottenere qualcosa di favoloso - ha provato a spiegare Juric -. Dobbiamo stare tutti insieme per ottenere qualcosa di fantastico perché siamo vicini a un obiettivo importante come l'Europa".

Nessuna scusa, solo un tentativo di spiegazione per Juric: "Ormai ci conosciamo un po', ho letto un po' di strumentalizzazione delle mie parole. In questi due anni e mezzo abbiamo fatto cose straordinarie considerando da dove siamo partiti, ora siamo nella parte sinistra della classifica dopo un duro lavoro. Con lo spirito del Toro abbiamo fatto cose incredibili e io sono venuto qui perché c'è storia, non è un club normale". Per Juric spesso le cose non arrivano nel modo giusto alla tifoseria e non solo: "Non mi è piaciuto che il pareggio di Genova, che per me è arrivato dopo una partita fantastica, non sia stato percepito nella maniera giusta. Ovviamente non volevo offendere nessuno, né i tifosi né la storia del Toro".

L'obiettivo Europa è distante pochi punti e la pressione aumenta: "Non ci dormo la notte, dobbiamo fare ancora di più rispetto a quanto fatto che è comunque un grande lavoro. Dovrei essere più paraculo, ma le parole del dopopartita avevano l'intento di ottenere un obiettivo comune fantastico".

Proprio il futuro in una competizione europea potrebbe fare la differenza nel proseguio dell'avventura di Juric al Torino: "Se non vado in Europa vado via, altrimenti resto. Senza l'Europa cosa faccio qui, prendo i soldi e poi mi cacciano ma non è quello che voglio. Ho chiesto a tutti di non parlare di rinnovo, io sono schietto e lo direi anche se volessi andare via. Si può dire tutto di me tranne che non abbia rispetto per società e per il lavoro da fare. L'obiettivo è alzare l'asticella e sono pagato per questo, se non ci riesco vado via".

Una dichiarazione che ha sorpreso tutti e sorprenderà anche i giocatori: "Non sapevano che la mia permanenza è legata all'Europa, ma la mia idea è questa da tempo e il rapporto con la squadra è fantastico. Loro vogliono crescere e lavorare, i rapporti sono giusti e la crescita la vedo. Ai giovani abbiamo inculcato lo spirito del Toro ed è una bellezza allenarli".

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