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Torino, Cairo: "Derby da 0-0. Juric? Parole dettate da rabbia"

Il presidente granata: "Mercato? Adesso ha poco senso parlarne"

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Torino, Cairo: "Derby da 0-0. Juric? Parole dettate da rabbia" - foto 1
© ansa

Urbano Cairo ha commentato la sconfitta con la Juve ("E' stato un derby da 0-0") e le dichiarazioni del tecnico Juric a fine match. "Le parole di Juric ci stanno, è normale che sia dispiaciuto per avere perso un derby che aveva una grande voglia di vincere. Era amareggiato e deluso come è normale che sia. E come del resto ero anche io - ha spiegato il presidente del Torino - . Quello che ha detto era frutto della rabbia perché lui è uno sempre combattivo. E' già pronto a ripartire. Le sue parole sul mercato e il futuro? Di mercato adesso ha poco senso parlare. Per il resto credo siano state parole dettate dalla grande delusione per la sconfitta"

Cairo ha anche parlato della sterilità offensiva della squadra. "La scorsa stagione a questo punto avevamo fatto 8 gol con attaccanti e trequartisti e adesso ne abbiamo fatti 7, quindi non c'è differenza. Semmai manca il contributo di esterni e centrocampisti come gol. Quindi a noi sta mancando il contributo degli altri reparti. Non è questione di trequartisti che non riescono a segnare".

Vedi anche Serie A, Torino-Juventus 0-1: Vlahovic rilancia Allegri Serie A Serie A, Torino-Juventus 0-1: Vlahovic rilancia Allegri Domenica dopo aver parlato della partita, Juric era stato molto autocritico, arrivando a discutere sia delle ambizioni di club e tifosi, sia di calciomercato. "A gennaio non chiederò rinforzi, ho sempre preso due schiaffi e fatto tre passi indietro. Io ho sempre litigato, insistito, ho avuto scontri pazzeschi, anche a Verona come quando doveva arrivare Amrabat. Non chiederò nessuno, dedicherò tutta la mia energia sul campo di allenamento - le sue parole piene di amarezza - Io mi sento di non riuscire a dare a questi tifosi soddisfazione. Io da solo non riesco a fare quel passo, io mi chiedo come non ci riesca, sono molto critico con me stesso. Il mio ruolo è quello di valorizzare i giocatori per ottenere risultati. È il motivo per cui mi danno tanto, prendono giocatori che sembrano scarsi e diventano giocatori da 20 o 30 milioni. Poi, però, arriva l'insoddisfazione, perché non faccio risultati".

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