Al Bentegodi la squadra di Grosso si fa raggiungere dal doppio vantaggio in quattro minuti
Il posticipo della 20esima giornata di Serie B regala sorprese: il Verona viene fermato in casa dal Cosenza per 2-2. La squadra di Fabio Grosso va in vantaggio al 35' con Tupta. Il 2-0 arriva al 72' grazie a Di Carmine, entrato dieci minuti prima al posto di Pazzini. Il Cosenza non esce dalla partita: all'81' accorcia con Sciaudone e all'85' pareggia con Idda. Per il Verona, adesso quinto, solo due punti nelle ultime tre partite.
Adesso è crisi per il Verona. I numeri parlano chiaro: nelle ultime tre partite sono arrivati solo due punti. Poco per una squadra con ambizioni di promozione. Pochissimi, considerati gli avversari (Foggia, Padova e Cosenza), inferiori sul piano tecnico, non certo su quello delle motivazioni. Il problema della squadra di Fabio Grosso è anche mentale, altrimenti non si spiegherebbero i continui black-out che fanno perdere punti e morale. Quel morale che il Verona aveva a terra dopo la sconfitta per 3-0 nel derby contro il Padova fanalino di coda. E che doveva essere tirato su con una vittoria contro il Cosenza. Missione fallita. Eppure, i gialloblu iniziano controllando il gioco, seppure a marce basse. I nuovi acquisti Faraoni e Di Gaudio vengono subito buttati nella mischia e devono adattarsi al solito 4-3-3 di Grosso. I padroni di casa lentamente carburano e Pazzini chiama alla respinta Perina. È proprio il numero 9 veronese (capitano dopo l'addio di Antonio Caracciolo) a propiziare il vantaggio al 35': il “Pazzo” raccoglie una palla vagante in area e conclude al volo, il tiro trova pronto da Perina ma la ribattuta genera un flipper che Tupta è lesto a terminare in rete. Il primo tempo si chiude sull'1-0. La ripresa vede occasioni da una parte e dall'altra, ma sono i cambi a fare la differenza: Grosso inserisce Di Carmine al posto di Pazzini, Braglia risponde alternando gli acquisti di gennaio: Sciaudone sostituisce Embalo. Al 72' il Verona va sul 2-0 proprio grazie a Di Carmine, che trasforma con un tap-in vincente una conclusione di Colombatto respinta da Perina. Tutto finito? No, perché tornano le amnesie veronesi. Su una punizione che sembra innocua, Sciaudone salta indisturbato e batte Silvestri. È il minuto 81 e il Cosenza riapre la partita. Il Verona perde certezze e la difesa va ne panico: dopo quattro minuti la coppia difensiva calabrese Dermaku-Idda confeziona il pareggio, ancora su palla inattiva. Seguono dieci minuti elettrizzanti in cui entrambe le squadre potrebbero segnare il 3-2: sarebbe l'apoteosi per il Cosenza, la fine di un incubo per il Verona. Non ci riesce nessuno: finisce 2-2, e il Bentegodi non può far altro che fischiare una squadra che ha buttato via altri due punti. In classifica, il Verona è quinto con 31 punti, a -6 dal Palermo capolista. Il Cosenza, quattordicesimo a 21 punti, si conferma in formato trasferta: dopo aver vinto a Venezia, adesso arriva un buon pareggio contro una pretendente alla Serie A.