Al Vigorito finisce 4-2 per i giallorossi, sempre più quarti grazie a Bandinelli, Caldirola, Armenteros e Coda
Nell'anticipo della 35.a giornata di Serie B il Benevento batte 4-2 il Cosenza, consolida il quarto posto in classifica e non abbandona il sogno della promozione diretta in Serie A. Gara divertente già nel primo tempo, con il doppio vantaggio giallorosso firmato Bandinelli al 22' e Caldirola al 28', rimontato prima dell'intervallo da Sciaudone al 38' e Tutino al 44'. Nella ripresa risolvono Armenteros al 53' e Coda all'81'.
Il Benevento ha dato segnali importanti nella gara contro il Verona e Bucchi cerca conferme contro un Cosenza che tutto sommato è tranquillo e non dovrebbe avere brutte sorprese nell’ultimo chilometro del suo campionato. Ecco perché se Bucchi si affida alle certezze dell’ultimo periodo, Insigne e le due punte Armenteros e Coda in avanti, Braglia vuole provare a vedere qualcosa di diverso, come per esempio Baez a tutta fascia nel suo 3-5-2. La gara è da subito frizzante, si gioca senza troppa tattica, con buoni ritmi, ma anche diversi errori tecnici. Prima emozione con Caldirola che colpisce di testa da angolo, ma Sciaudone sulla linea respinge. Bucchi se la prende con i suoi attaccanti, devono giocare larghi per favorire gli inserimenti centrali. Armentersos ascolta il tecnico e al 25’ sulla destra lavora un pallone da trequartista prima di trovare Bandinelli che sfugge al fuorigioco, controlla con il sinistro al limite e di destro batte Perina. Benevento che insiste e al 28’ raddoppia con Caldirola che ancora da calcio d’angolo trova il pallone Perina tocca, ma non evita la seconda gioia giallorossa in pochi minuti. Viola al 37’ prende uno spettacolare palo su punizione e il Cosenza sembra intontito dal doppio svantaggio. Nel finale di tempo, approfittando anche di un piccolo calo di concentrazione del Benevento, arriva invece una reazione quasi inaspettata dei calabresi per quanto visto in campo. Al 38’ da angolo Embalo chiama Montipò a un grande intervento per mettere il pallone sul palo, Sciaudone però è pronto a dimezzare lo svantaggio e al 44’ distanze annullate da Tutino che di sinistro trova in qualche modo lo spazio per battere ancora Montipò.
Secondo tempo in cui i ritmi sono meno vorticosi rispetto al primo, ma in cui le squadre non rinunciano a provarci. Ancora una volta è un calcio d’angolo a spostare il punteggio perché al 53’ Armenteros in area ha la prontezza di allungare un ginocchio per mettere in porta il nuovo vantaggio del Benevento. Esultanza a braccia aperte sotto la curva e Vigorito che torna a fare rumore. Bucchi però è inquieto e chiede sacrificio ai suoi uomini offensivi per evitare di rivedere quanto successo nel primo tempo. Il Cosenza però vuole provarci, la classifica non preoccupa e un punto sul campo della quarta in classifica sarebbe sicuramente da ricordare. Il più ispirato è Tutino, con il Benevento costretto più volte a fargli sentire il contatto con il terreno di gioco per fermare le sue giocate. Proprio un suo colpo di testa dalla linea di fondo, dopo un’uscita a vuoto di Montipò, è l’occasione migliore del Cosenza nella ripresa, ma Tello risolve tutto sulla linea di porta. Imitato dall’altra parte da Coda che all’81’ decide di regalare un finale tranquillo a Bucchi e compagni: il pallone di Insigne sul secondo palo è solo da mettere in porta, troppo facile per il secondo miglior marcatore di questo campionato. Il Benevento è quarto e ora la pressione è su Palermo e Lecce, perché le Streghe non hanno ancora abbandonato l’idea di uno scherzetto che potrebbe valere la Serie A senza passare dalle insidie dei playoff.