SERIE B

Serie B: Empoli e Lecce continuano a correre, Gondo fa impazzire la Salernitana contro il Venezia

Toscani e pugliesi superano Brescia e Vicenza, i campani rimontano nel recupero con la doppietta del 24enne. Vincono Monza, Cittadella e Reggina

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Nella 34esima giornata di Serie B Empoli e Lecce non accennano a fermarsi nella rincorsa alla A e si aggiudicano due match tirati: la capolista stende 4-2 il Brescia e i giallorossi trionfano 1-2 a Vicenza. L’emozione più grande arriva nel big match Salernitana-Venezia, con Gondo che firma una doppietta nel recupero per il pesante 2-1. Si rialza il Monza con il 2-1 alla Cremonese, sorridono Cittadella (di misura sul Chievo), Reggina, Pisa e Pordenone.

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EMPOLI-BRESCIA 4-2
Un altro deciso passo verso il ritorno in Serie A, per un Empoli che trova sempre il modo di avere la meglio, anche su un Brescia tenace. Bella e fortunata la capolista, perché dopo soli dieci minuti Parisi spinge con insistenza sulla sinistra e mette il pallone in mezzo su cui arriva Joronen: il portiere si fa però sfuggire la palla dalle mani e causa un goffo autogol. I toscani, come detto, sono però anche belli e Bajrami lo ricorda al 17’, quando un suo bel tiro a incrociare da fuori area porta al raddoppio. La squadra di Dionisi sfiora anche il tris, ma al 27’ gli ospiti battono un colpo con il loro uomo d’esperienza: Bjarnason, che fa sfilare il pallone e calcia di sinistro insaccando dopo aver toccato il secondo palo. L’Empoli non smette comunque di pungere e, appena prima del duplice fischio, Stulac trova un ottimo rasoterra vincente dal limite dell’area su cui Joronen arriva in ritardo, impallato dai giocatori. Nella ripresa Clotet prova a riacciuffare le redini del match con un assetto più offensivo e a spiccare è proprio il bomber delle promozioni, Donnarumma, che al 27’ sfrutta un calcio d’angolo senza padroni, lo aspetta sul secondo palo e lo tocca in rete. Gli spaventi dell’Empoli passano tutti però al 38’:Bajrami che impegna Joronen e Matos si avventa sul pallone per il definitivo 4-2.

VICENZA-LECCE 1-2
Il Lecce fatica, ma l’importante è tornare a casa da Vicenza con i punti che permettono di tenere a distanza le inseguitrici. Il primo tempo è ricco di emozioni anche se senza reti: gli ospiti si vedono negare il vantaggio dal salvataggio sulla linea di Pasini su Pettinari, poi alla mezz’ora arriva la risposta veneta. Padella infatti cerca la rete deviando una punizione di Giacomelli, ma il pallone termina la sua corsa contro la traversa. Sùbito in avvio di ripresa è però lo stesso Pettinari a prendere in mano la situazione, con Majer che scappa sulla destra e calcola con precisione il momento del cross basso, su cui il centravanti si avventa precedendo marcatore e portiere. La fatica spesa dai pugliesi alla ricerca del vantaggio pare però a breve già sprecata, perché un tiro di Jallow da fuori area assume una traiettoria imprendibile dopo la deviazione di Meccariello e si insacca a pochi centimetri dal secondo palo al 18’. Proprio a questo punto il match sale sulle montagne russe e quattro minuti più tardi il Lecce affida a Henderson la contro-reazione: il trequartista dal limite sfida il portiere scegliendo dove calciare e lo batte con una bella conclusione.

SALERNITANA-VENEZIA 2-1
All’ultimo respiro, per la più entusiasmante delle vittorie: la Salernitana ribalta il Venezia e difende con le unghie il terzo gradino del podio. Ci vogliono 28 minuti per sbloccare il big match assoluto della giornata e lo fanno però i lagunari, con Di Mariano che spinge alla grande dalla sinistra e mette il pallone in mezzo: dopo un rimpallo è Maleh a ribattere in rete da pochi passi con un facile tap-in. I padroni di casa rispondono sùbito, ma trovano sulla propria strada un irresistibile Maenpaa, superlativo più volte prima dell’intervallo. Nel secondo tempo Djuric spaventa gli ospiti centrando il palo di testa, ma proprio quando la gara sembra ormai un sofferto successo esterno dei veneti, al 92’ Gondo timbra il pareggio della Salernitana: su calcio d’angolo, dopo l’ennesima parata del portiere ospite sull’incornata di Casasola. Proprio il 24enne di origine ivoriana è l’Mvp della giornata, perché al 94’ controfirma il ribaltone e certifica il 2-1 finale.

MONZA-CREMONESE 2-1
Era fondamentale rialzarsi per il Monza ed è stato fatto, superando un’arcigna Cremonese e salendo al quarto posto ai danni del Venezia. Allo U-Power Stadium è senza dubbio la squadra di Pecchia a cominciare meglio, ma di Gregorio risponde bene due volte e Buonaiuto calcia a lato. Nonostante le occasioni degli ospiti di tutta la prima mezz’ora, al 34’ sono i brianzoli cambiare il risultato con il mancino di Frattesi, che dal limite dell’area beneficia dell’intelligente sponda di Mota Carvalho e trova l’angolino vincente in lungolinea. Il colpo è duro da digerire per i grigiorossi e quattro minuti dopo una bella azione corale porta lo stesso portoghese al raddoppio: cross di Sampirisi, sponda di D’Errico e gol da distanza ravvicinata. Nel secondo tempo l’allenatore ospite prova a sparigliare le carte con qualche sostituzione e in effetti all’ora di gioco le variazioni danno un primo frutto sperato: un subentrato, Strizzolo, causa infatti l’autorete di Sampirisi che riapre il match, senza però nessuno che riesca più a impedire il successo del Monza.

REGGINA-REGGIANA 2-1
Il finale è palpitante, ma la Reggina sorride contro la Reggiana e continua a nutrire speranze di playoff. Basta pochissimo per mettere a referto le emozioni del derby delle due “Reggio”, è sufficiente un calcio d’angolo dei calabresi di Edera, su cui Montalto svetta per incornare la quarta rete della sua stagione. A un altro colpo di testa, alto di Ajeti, è affidata la reazione emiliana a metà frazione di gioco, ma all’inizio del recupero è il primo centro del 2021 di Kargbo a ristabilire gli equilibri in Calabria con una giocata frutto del ritrovato fiuto del gol dell’attaccante. Nel secondo tempo sono Rossi e Denis a tentare i colpi vincenti con un’occasione a testa, ma a due giri d’orologio dal termine i padroni di casa sfruttano un’efficace sponda di Liotti per aggiudicarsi il match, con Rivas che trova il gol nonostante un tiro non impeccabile da pochi passi. Nel recupero la Reggiana si vede annullare una rete per fuorigioco e torna così in Emilia a mani vuote.

PISA-COSENZA 3-0
L’allarme retrocessione continua a suonare a Cosenza, con il morale che scricchiola dopo un secco tris del Pisa maturato tutto nel secondo tempo. In una prima frazione di gioco meno scoppiettante rispetto agli altri campi, l’highlight da sottolineare è però senza dubbio quello dei rossoblù al quarto d’ora quando, su una punizione di Corsi, Sacko colpisce di testa e costringe Gori a deviare sulla traversa per evitare lo svantaggio. Dopo il quarto d’ora di pausa la musica cambia immediatamente e il ritmo lo tiene Gucher con un assolo da musicista di classe: l’austriaco fugge sulla sinistra, rientra di suola mettendo a sedere Schiavo e piazza il pallone per il vantaggio nerazzurro. Per mettere al sicuro i tre punti la doppia mandata la gira poi Mazzitelli al 28’, che dalla sua mattonella mette a segno una punizione splendida su cui Falcone non prova nemmeno a interferire. Prima del triplice fischio c’è anche tempo, a cinque minuti dalla fine, per il tris di Marin, a segno dopo la triangolazione in area con Siega.

CITTADELLA-CHIEVO 1-0
Vittoria, controsorpasso e sesta posizione in coabitazione con la Spal: non poteva esserci modo migliore per il Cittadella di finire lo scontro diretto tutto veneto con il Chievo. Il primo tempo al Tombolato non è di quelli che rimangono scolpiti nella storia, con intensità ma pochi sussulti per i tifosi al di là della cuginanza regionale con ambizioni da playoff: tra le due, un po’ meglio il Cittadella. La ripresa appare più pacata e acquista ritmo pian piano: Aglietti cambia le punte e Venturato mette mano al centrocampo, con le squadre che fanno i conti con quanto varrebbe una vittoria per entrambe, divise solamente da un punticino. In più, la Spal è alla portata ed è probabilmente questo aspetto a dare motivazione ai calciatori, fino a quando il capocannoniere dei padroni di casa, Gargiulo, al 36’ si prende sulle spalle la squadra e incrocia da posizione defilata un gran pallone per il gol partita. I gialloblù provano a rimediare, ma ormai è tardi e a sorridere è il Cittadella.

PORDENONE-FROSINONE 2-0
Continua senza accennare a un rallentamento il momento buio del Frosinone, che con la sconfitta in casa del Pordenone arriva a sette partite di fila senza nemmeno una vittoria. E sono proprio i neroverdi ora a compiere l’aggancio in classifica grazie a una partenza di match da urlo, con protagonista Ciurria. Il numero 13 della squadra di Domizzi è infatti autore di un letale uno-due nel giro di circa 180 secondi, tra il 19’ e il 22’. Il vantaggio è un gol che nasce da un’azione strana e lunga sugli sviluppi di un corner: un campanile trova la testa di Musiolik, che offre un filtrante al bomber dei padroni di casa, abile a spuntare dal nulla tra le maglie gialloblù. Poco dopo parte del merito è invece di Zammarini, che ruba palla a metà campo e innesca una rapida ripartenza: palla a Ciurria sulla sinistra e rasoterra incrociato per il raddoppio. I neroverdi limitano i rischi difendendo compatti e pronti a ripartire - tripletta sfiorata - e la squadra laziale nella ripresa si avvicina al gol solamente con un colpo di testa a lato di pochissimo di Kastanos, su corner: non basta.

RISULTATI E CLASSIFICHE

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