IL RITORNO

Cagliari, tifosi in delirio a Cagliari per il ritorno di Ranieri: "Dentro ho un maremoto"

Il tecnico romano accolto con bandiere, cori e striscioni all'aeroporto. L'esordio in panchina il 14 gennaio contro il Como

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Centinaia di tifosi del Cagliari hanno salutato questa mattina al settore arrivi dell'aeroporto di Elmas Claudio Ranieri, accolto con bandiere, striscioni e cori. Per il tecnico romano, chiamato dal presidente Tommaso Giulini per la risalita in Serie A, si tratta di un ritorno nella piazza che lo ha consacrato come professionista in panchina poco più di 30 anni fa. Bagno di folla al momento dell'arrivo di Ranieri, che ha stretto mani ed è stato abbracciato da tantissimi sostenitori rossoblù. "Dicci che risorgeremo", gli ha urlato un tifoso (ricordando un celebre coro della Curva ai tempi della serie C). Il neo allenatore del Cagliari è salito subito sull'auto messa a disposizione dal club sardo per andare alla Unipol Domus per la conferenza stampa di presentazione: "Sono felice, sono entusiasta di poter sedere ancora una volta sulla panchina del Cagliari - le sue prime parole - Dentro di me c'era un maremoto".

"Mi son detto: ho un sogno dentro di me, ero un ragazzino quando arrivai a Cagliari e ho portato dentro di me il Cagliari tutta la mia carriera nei momenti più bui - ha detto ancora Ranieri in conferenza stampa - I miei ricordi mi mettevano paura: perché andare a rischiare di sporcarli? Ma mi sono detto: perché essere egoista? Il figlio di Riva mi scriveva: anche papà è entrato da presidente onorario, ma nessuno si dimentica di quel che ha fatto". E ancora: "Ai tifosi voglio dire: durante la partita soffiateci dietro. Quando si affronta il Cagliari tutti vogliono batterlo. Noi cercheremo ogni volta di vincere. Voglio giocatori che sentano il senso di appartenenza, voglio dei guerrieri. Dobbiamo salire, è difficile ma faremo il possibile. Abbiamo due lepri nel campionato, io mi devo dare quell'obiettivo: dobbiamo provarci, poi non ci riusciamo, ma ci dobbiamo andare vicino, dobbiamo avere quell'ambizione. Noi dobbiamo dare il massimo in ogni allenamento, come ti alleni giochi".

La sfida più grande della carriera? "Una sfida particolare più che altro, una sfida che mi bolliva dentro. La squadra tipo? Ogni giocatore rende diversamente a seconda dell'allenatore che ha - ha spiegato Ranieri - voglio conoscere chi ho a disposizione prima di poter scegliere, voglio giocatori che vogliono stare qua. Guardo, nelle scelte, chi si integra con in compagni, non guardo stipendio o età. Prime mosse? Per carattere voglio tutto e subito, non posso promettere che entusiasmo, lavoro e lavoro. Il contratto lungo è anche per trovare i giocatori per il futuro, vogliamo tracciare una linea".

"Nainggolan? Sappiamo che ha piacere a tornare, ma di Nainggolan noi non ne sappiamo nulla, è prematuro parlare di un suo ritorno. Il mercato?Ora è tutto prematuro, non dobbiamo sbagliare". Nel pomeriggio il primo allenamento ad Asseminello. L'esordio ufficiale il 14 gennaio in casa contro il Como. Sarà Paolo Benetti il vice di Ranieri (ruolo che ricopre dal 2007). Definite anche le altre figure dello staff: il preparatore atletico è Massimo Catalano, con lui il collaboratore Vitantonio Pascale. Entrambi hanno già lavorato con Ranieri: Catalano alla Samp nelle stagioni 2019-20 e 2020-21; Pascale al Nantes nella stagione 2017-18 e al Fulham, stagione 2018-19.

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