Mission impossible per il Sassuolo contro l'Inter, ma Dionisi a San Siro ha già vinto con il Milan e sa come si fa: "È passato, pensiamo al presente - ha detto il tecnico neroverde in conferenza stampa - Domani affronteremo una squadra forte, non devo dirlo io, basta guardare la classifica e i dati dicono che l'Inter se non è la più forte è una delle più forte". "Rientrano Scamacca (nel mirino proprio dei nerazzurri) e Raspadori e faranno parte della partita. Esce Ferrari perché squalificato purtroppo e non ci saranno Obiang e Romagna", ha aggiunto Dionisi.
Proprio l'assenza del difensore ("Ruan a destra può essere una soluzione"), che finora in campionato le ha giocate tutte, lascia il tecnico indifeso contro il miglior attacco della Serie A: "Spero che questo faccia sì che si metta più attenzione nella fase difensiva di squadra - ha detto Dionisi - Dovremo essere bravi a concedere il meno possibile a una squadra che crea tanto e mette in difficoltà chiunque anche sulle palle inattive. Impossibile non avere difficoltà, ma dovremo essere bravi a reagire".
"Credo che l'Inter abbia personalità e consapevolezza. Le qualità dei giocatori sono indiscutibili. Lo dimostra anche la partita con il Liverpool dove credo abbia perso immeritatamente - ha continuato il tecnico neroverde - Dovremo rispettare l'avversario e sicuramente avremo delle possibilità per metterli in difficoltà. Sono troppe le qualità dell'Inter. Dovremo andare a Milano con consapevolezza e le nostre qualità. Se l'Inter fa l'Inter dal 1' all'ultimo minuto è difficile per qualsiasi squadra, è stato difficile anche per il Liverpool. Se loro però non saranno così dal 1' all'ultimo e noi saremo squadra...".
"Veniamo da due prestazioni positive - ha concluso Dionisi analizzando il momento della squadra - e questo trend lo dobbiamo mantenere nell'atteggiamento perché la prestazione è una conseguenza dell'atteggiamento. E per atteggiamento intendo con la palla e senza palla, su questo siamo stati altalenanti: nelle ultime due gare non lo siamo stati, domani non lo dovremo essere perché difficilmente potremo ottenere un risultato positivo".
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