Per il giamaicano si teme una "lesione miotendinea del retto femorale destro": torna dopo la sosta
Doccia fredda per la Roma. In un mercato complicato tra le esigenze di un nuovo tecnico e i paletti imposti dal Fair Play finanziario, i giallorossi avevano finalmente preso fiato a pieni polmoni con l'arrivo di Leon Bailey: il giamaicano era l'esterno offensivo chiesto da Gasp per ravvivare il reparto offensivo. Neanche il tempo di presentarlo, che l'ex Aston Villa si è fermato in allenamento: durante la prima sessione con i giallorossi, Bailey ha avvertito una fitta alla coscia dopo un tiro in porta. Smorfia di dolore e campo lasciato immediatamente. Un canovaccio che ricorda in maniera sinistra lo stop di Romelu Lukaku: la Roma si augura che l'infortunio non sia serio come quello del belga.
Nelle prossime ore, al più tardi domani, gli esami strumentali chiariranno l'entità dello stop. Le prime sensazioni però non sono positive: si teme una lesione miotendinea al retto femorale destro. Un guaio che terrebbe il giamaicano lontano dai campi per non meno di 3 settimane/un mese: tutto dipenderà dal punto esatto della lesione e delle profondità della stessa. Lo storico clinico del calciatore del resto parla chiaro: soltanto nell'ultima stagione in Premier, il classe 1997 era stato fermo quasi 50 giorni per problemi muscolari.
Di seguito il comunicato della Roma:
Al termine della seduta di allenamento di mercoledì 20 agosto, Leon Bailey ha riportato una sospetta lesione miotendinea del retto femorale destro. Nelle prossime ore il calciatore verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti diagnostici per stabilire la precisa entità dell'infortunio. Bailey ha già iniziato il trattamento riabilitativo presso il centro sportivo "Fulvio Bernardini".