Il tecnico dopo la vittoria contro la Lazio: "Abbiamo rischiato di compromettere una partita in cui avevamo fatto bene"
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Gian Piero Gasperini è andato subito a centro nel suo primo derby di Roma, azzeccando la mossa di schierare dal 1' Lorenzo Pellegrini. "Io, per fortuna a differenza vostra, ho la possibilità di vedere gli allenamenti e quindi vedendoli vedo anche i giocatori e anche Pellegrini come si muove e come si allena in queste in questa settimana, quindi non avevo dubbi nel poterlo schiarirlo oggi, perché è un ragazzo di grande qualità - ha spiegato l'allenatore giallorosso ai microfoni di Dazn -. Questo è risaputo, ma può essere anche un atleta importante. Un giocatore tecnico, oggi sono contento per lui e per tutta la squadra, società e per i tifosi che sono felicissimi. Io della partita sono stato molto soddisfatto fino a 10 minuti alla fine circa. Li abbiamo rischiato di compromettere una partita in cui avevamo fatto bene".
Un Pellegrini ritrovato mentre gli attaccanti fanno ancora un po' fatica. "Pellegrini ha nelle sue corde la capacità di calciare benissimo, di avere i tempi di inserimento di assoluto valore, di avere qualità. Ma questo non deve essere il marchio di fabbrica per forza, lui deve giocare da centrocampista e poi deve avere anche la possibilità di realizzare, come è stato oggi - ha aggiunto Gasperini -. Sugli attaccanti possiamo fare meglio, possiamo farli crescere tutti perché sono tutti i ragazzi molto disponibili. Oggi comunque al di là del non aver fatto gol, sia Ferguson che Dovbyk che Soulé, che ha fatto un'ottima gara, sicuramente sono ragazzi sui quali lavorare e in base alla loro crescita alzeremo o meno il livello delle nostre prestazioni. E così vale un po’ per tutti gli altri, anche gli esterni, i difensori, abbiamo bisogno tutti di migliorare un po’ la nostra fase offensiva e di diventare un pochino tutti di più, per portare più realizzazioni a questa squadra”.
Poi ancora su Pellegrini: "Io non posso parlare del pregresso, perché non sono così a conoscenza, però ho trovato un ragazzo assolutamente maturo, un ottimo ragazzo. È un giocatore di qualità, il cuore ce l’ha lui, ce l’ha Mancini, ce l’ha Koné, Cristante, ce l’hanno tutti. Non è perché lui è di Roma oggi ha messo di più, lo fanno tutti, lui deve essere un giocatore come tutti gli altri per la squadra, un giocatore forte e deve diventare un atleta perché se riesce a diventare questo, alzata molto il suo livello personale di giocatore".
Sulla condizione della squadra. "La squadra sta bene, noi abbiamo avuto una piccola difficoltà domenica scorsa contro il Torino che non siamo riusciti a giocare su dei buoni ritmi ma venivamo da una settimana difficile come ho detto ieri, non abbiamo preparato benissimo la partita, un po’ perché non abbiamo avuto tempo, un po’ perché forse abbiamo dato per scontato delle cose. La squadra è in crescita, è una squadra che può avere anche degli alti e bassi. Quello che voglio vedere io è il miglioramento di squadra ma anche individuale di qualsiasi giocatore come oggi la prova di Rensch, al di là dei soliti 7-8 giocatori che stanno benissimo. Dobbiamo allargare la rosa, dobbiamo far crescere alcuni giocatori per diventare una squadra più forte. Ma di questo sono soddisfatto, l’ho sempre detto di come lavorano i giocatori, poi è chiaro vinci le partite e ancora più facile lavorare, ma ai giocatori ho fatto sempre i complimenti poi può succedere anche la partita che va male, che giochi male: la cancelli come cancelli le vittorie e pensi a quella successiva".