La Roma vola in testa con Pellegrini e Celik
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Il primo successo con due gol di scarto vale il primato. Svilar è sempre più una garanzia, i difensori costruiscono e segnano
di Andrea GhislandiDopo aver rimesso le cose a posto in Europa League con la vittoria di Glasgow, la Roma si lascia alle spalle anche la bruciante sconfitta di San Siro contro il Milan e va alla sosta per le Nazionali in vetta alla classifica di Serie A, grazie all'ottavo successo, il primo con almeno due gol di scarto. Se in passato è sempre stato l'attacco il punto di forza di Gasperini, il segreto di questa cavalcata giallorossa sta tutto nell'apporto dei difensori alla causa e nelle parate di Svilar, che anche ieri contro l'Udinese ha confermato di essere al momento il miglior portiere d'Italia e uno dei più affidabili d'Europa.
Senza quasi tutto l'attacco (ai forfait di Dybala, Ferguson e Bailey si è aggiunto a partita in corso quello di Bailey), la Roma ha costruito le proprie fortune sulla difesa, che ha incassato solo 5 gol in 11 giornate. Un trend cominciato sotto la gestione Ranieri e proseguito anche con Gasperini, tanto che nel 2025 i giallorossi hanno fatto 17 clean sheet e subito solo 16 gol, numeri che nessuno ha in Europa nei primi 5 campionati. Oltre a svolgere al meglio i compiti difensivi, rendendo praticamente inoffensiva l'Udinese per 70 minuti abbondanti, Mancini e compagni hanno dato il loro fondamentale contributo anche in fase offensiva. Il difensore della Nazionale, infatti, è stato protagonista nel rigore che ha sbloccato il match (il tocco di mano di Kamara è arrivato su un suo cross) e ha servito l'assist a Celik per la rete della tranquillità. Il turco, al primo gol in Serie A, si alterna nei ruoli di braccetto ed esterno sempre con ottimi risultati.
Quando poi nel finale è venuta un po' meno la concentrazione e l'Udinese ha spinto sull'acceleratore, ecco che sono tornate provvidenziali le parate di Svilar: il portiere belga-serbo ha festeggiato il traguardo delle 100 presenze in giallorosso con due super-parate su Zaniolo e Bayo che hanno spento le ultime velleità dell'Udinese ed evitato un finale di gara che poteva diventare complicato. La strada è ancora lunga, il percorso è pieno d'ostacoli ma le basi per stupire ci sono tutte.
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