A una settimana dagli esoneri del tecnico Apolloni e del ds Minotti, l'ex presidente del Parma, Nevio Scala, si sfoga. "La squadra non dava prestazioni di altissimo livello ma era a 4 punti dalla vetta - ha spiegato -. La proprietà ha invece deciso di esonerare l'allenatore, scelto da me, senza nemmeno consultarmi. Così, dopo 2', ho detto che non era questo il modo di affrontare una situazione difficile e ho lasciato la palla ad altri".
Ai microfoni di Radio Rai, Scala non nasconde tutta la sua amarezza per il fallimento del progetto iniziato un anno e mezzo fa dopo il fallimento e la retrocessione in Serie D. "Abbiamo fatto un progetto straordinario, coinvolgendo la gente con un calcio pulito e trasparente, senza la logica del risultato immediato - ha spiegato l'ex presidente gialloblù - Questo è venuto meno ed anche io mi chiedo il perché. Di questo sono deluso e rammaricato, è stato bello sognare con un progetto condiviso. Quello che mi dispiace è il silenzio dei magnifici sette (la holding di maggioranza "Nuovo Inizio" composta da Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Angelo Gandolfi, Marco Ferrari, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti, ndr)".
Nonostante la rottura, il cuore è sempre gialloblù e l'ex allenatore spera in un lieto fine. "Ora auguriamoci che il Parma arrivi in Serie A il più presto possibile: mi sono lasciato coinvolgere nel progetto, abbiamo speso in energie ed emozioni. C'è un po' di amarezza, ma la vita continua".
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