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Napoli, numeri da brividi: la Champions League è un miraggio

Col Milan quinta sconfitta in campionato su undici partite nella gestione Mazzarri, ma soprattutto quinta trasferta di fila senza segnare

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La sconfitta di San Siro contro il Milan ha lasciato in eredità al Napoli l'ennesimo day after di amarezza e riflessioni. Al netto delle analisi tecnico-tattiche, a parlare sono soprattutto i numeri: i partenopei hanno incassato l'ottavo ko in campionato, il quinto da quando c'è Walter Mazzarri, ma soprattutto hanno infilato la quinta trasferta consecutiva senza segnare, una circostanza che non si verificava addirittura da 45 anni (nel 1979 si arrivò a sei). Una sterilità offensiva a dir poco incredibile (32 gol segnati fin qui contro i 56 della scorsa stagione alla medesima giornata), che si traduce in un nono posto in classifica a - 7 dal quarto posto. Una distanza non incolmabile in termini di punti, ma che considerando le cinque avversarie davanti rende l'approdo in Champions League praticamente un miraggio.

La scelta di affidare la squadra al grande ex si è rivelata fino a questo momento tutt'altro che vincente: la media punti è passata da 1,75 (gestione Garcia) a 1,27, con ben 8 sconfitte su 16 match disputati tra tutte le competizioni.

La squadra e i tifosi attendono con ansia il rientro dalla Coppa d'Africa di Victor Osimhen, ma la sensazione è che il bomber nigeriano da solo non basti a risollevare le sorti di un gruppo che continua ad apparire come uno sbiadito ricordo di quel rullo compressore che era appena un anno fa. Averlo di nuovo come punto di riferimento al centro dell'attacco, quanto meno, dovrebbe garantire una maggior stabilità sul piano tattico, visti i continui cambi di modulo messi in atto nell'ultimo mese, ma quel che è certo è che una volta rientrato a pieno regime il tecnico e la squadra non avranno più alibi.

Il calendario non è nemico: sabato al "Maradona" arriverà il Genoa, avversario tosto, ma poi ci saranno due trasferte sulla carta tutt'altro che proibitive contro Sassuolo e Cagliari, ideali per provare a interrompere la lunga astinenza di gol lontani da Napoli. Infine, appuntamento cruciale, il big match con la Juve del 3 marzo. In tutto questo, naturalmente, non va dimenticata l'andata degli ottavi di Champions col Barcellona in programma il 21 febbraio, dove tutti saranno chiamati a una prova d'orgoglio: l'obiettivo primario sarà dimostrare di saper ancora essere quella squadra che nella scorsa stagione faceva tremare le big d'Europa.

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