LA DECISIONE

Napoli, il Tribunale nega l'uso dell'immagine Maradona

Il giudice dà ragione agli eredi: "Licenza ceduta a prezzo irrisorio"

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© Getty Images

Stop alla diffusione e all'uso dell'immagine di Diego Armando Maradona da parte dell'ex manager Stefano Ceci e, conseguentemente, da parte del Napoli, che da Ceci aveva acquisito i diritti. A mettere un punto nella querelle giudiziaria che si trascina ormai da diverso tempo è il giudice monocratico del Tribunale di Napoli, Paolo Andrea Vassallo (seconda sezione civile). Il giudice ha infatti negato a Ceci, legale rappresentante della Diez Fze di Dubai, "ogni ulteriore utilizzo dell'immagine di Diego Armando Maradona" e autorizzato Jorge Sebatian Baglietto, designato dagli eredi di Diego Armando Maradona amministratore giudiziario della successione, a un sequestro conservativo su tutti i beni e crediti di Stefano Ceci fino al raggiungimento della somma di 150mila euro.

La querelle giudiziaria riguarda i danni lamentati dagli eredi di Maradona derivanti dalla produzione di maglie utilizzate dalla squadra azzurra con l'effige stilizzata del campione argentino realizzata dall'architetto Giuseppe Klain commercializzate in gran numero, 6mila capi, al prezzo di 150 euro l'una per un ricavo lordo di 900mila euro. Ceci però aveva ceduto la licenza di commercializzazione dell'immagine di Maradona per quelle maglie per un corrispettivo di appena 22.500 euro.

Vedi anche Italia, Raspadori: "Napoli quello che cercavo, Mancini decisivo nella scelta" nazionale Italia, Raspadori: "Napoli quello che cercavo, Mancini decisivo nella scelta" Per il giudice, quindi, la cessione della licenza di commercializzazione dell'immagine del campione argentino "a un prezzo così irrisorio... appare un grave danno alle aspettative degli eredi anche in relazione alle pattuizioni contenute nel contratto sottoscritto da Maradona il 17 agosto 2020 che riconoscevano al Licenziante il 50% dei proventi delle iniziative e facevano obbligo di rendiconto al Ceci". Inoltre, sempre secondo l'autorità giudiziaria, la condotta di Ceci "appare ancora più grave se si considera che, ben prima della stipula dell'accordo con SSC Napoli" gli eredi di Maradona avevano intimato a Ceci "di non disporre dei diritti di immagine senza il loro consenso...". A presentare il ricorso cautelare è stato l'amministratore nominato dagli eredi di Maradona.

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