AdL: "Basta attaccare il Napoli"

Lo sfogo dopo la sconfitta contro la Roma. Cade il fortino San Paolo, c'è il caso Gabbiadini

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Un sabato amaro per il Napoli, che dopo 22 partite cade al San Paolo e si fa scavalcare in classifica dalla Roma. Per la prima volta gli azzurri con Sarri in panchina perdono due gare di fila in Serie A e subiscono tre gol interni in campionato. E' campanello d'allarme. Gabbiadini delude come vice Milik e a fine partita De Laurentiis va all'attacco: "Il Napoli è l'unica cosa che funziona in questa città, io ho le spalle larghe".

"Io vado avanti tranquillamente - ha proseguito De Laurentiis, che ha fatto ritorno allo stadio dopo un'assenza di due mesi - Voi noi dovete attaccare il Napoli, criticare sempre non fa bene a nessuno. Voi non dovete amare De Laurentiis, ma dovete amare il Napoli". Il presidente, dunque, corre subito in difesa delle scelte di Sarri e della squadra. Mai il tecnico toscano era caduto al San Paolo in campionato: la serie si ferma a 22 partite (19 della scorsa stagione e tre in quella attuale). L'ultima sconfitta interna risaliva al 31 maggio 2015 (2-4 con la Lazio), quando in panchina c'era Rafa Benitez. E Gabbiadini ora è in caso. Sostituito dopo 10' della ripresa con Mertens e fischiatissimo dal pubblico: servito poco, vero, ma neppure un tiro nello specchio della porta e pochissimi palloni toccati. L'assenza di Milik pesa già come un macigno. Ma anche la difesa è sotto accusa: nove le reti incassate da Reina in otto gare. Mercoledì il Napoli può già riscattarsi: al San Paolo arriva il Besiktas per la terza giornata di Champions League. Vietato sbagliare ancora.

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