Napoli, Ancelotti: "Vogliamo avvicinarci alla Juventus"

Il tecnico azzurro in conferenza alla vigilia della sfida col Chievo: "Cavani? Mi piacerebbe allenare anche Messi, Neymar e Mbappé"

  • A
  • A
  • A

Archiviata la sosta per le nazionali, il Napoli si rituffa sul campionato dove è atteso dalla sfida del San Paolo contro il Chievo del neo tecnico Di Carlo e alla vigilia Carlo Ancelotti fissa l'obiettivo: "Siamo attesi da una serie di gare molto impegnative – ha esordito il tecnico emiliano – La consideriamo un'opportunità per confermarci competitivi. Il nostro obiettivo è avvicinarci alla Juventus e superare il turno in Champions League, ma loro hanno vinto tutte le partite eccetto un pareggio, quindi il gap è più merito loro più che demerito nostro. Comunque adesso non pensiamo alla classifica, ma a battere il Chievo che ha un allenatore nuovo. Abbiamo poche indicazioni, non sarà facile".

Contro i veronesi, anche in vista della sfida europea contro la Stella Rossa, il tecnico azzurro farà ampio uso del turnover, in difesa si rivedrà Malcuit, in mezzo agiranno Rog, Diawara e Fabian Ruiz e in attacco dovrebbe essere il turno di Milik, nonostante stia vivendo un momento di appannamento: "Ci sono giocatori che, come tutti, vivono di momenti - ha spiegato Ancelotti - Milik fa parte di una batteria di attaccanti che finora mi ha soddisfatto. Ci sta che adesso Mertens sia più in forma, ma hanno fatto tutti benissimo, non abbiamo mai avuto problemi a segnare e abbiamo sempre giocato bene. Non ho bisogno di vedere nulla di più da Milik, non ha niente da dimostrarmi".

Per la sfida contro il fanalino di coda del campionato ("Il Chievo è ultimo ma ha grandi motivazioni, soprattutto con l'allenatore nuovo, sarà una gara difficile") sono attesi al San Paolo circa 50mila spettatori e quella di essere tornato a riempire l'impianto di Fuorigrotta sembra un'altra conquista di questo inizio di stagione da parte di Ancelotti: "Non so quali meriti riconoscermi - ha detto il tecnico - ma è una cosa che fa piacere, dimostra che c'è sintonia con l'ambiente e che i tifosi apprezzano il nostro impegno e il nostro gioco. Per avere risultati è un aspetto fondamentale. Lo stadio senza barriere sarebbe una cosa meravigliosa per la tifoseria, anche se impianti con questa tradizione devono essere rimodellati, ma non stravolti”.

E a proposito del gioco espresso dagli azzurri Ancelotti si è detto soddisfatto: "Mi piace perchè è una squadra che ha sostanza, leggiamo bene quanto succede in campo. In ogni situazione cerchiamo di fare il meglio. Quello che mi è piaciuto ultimamente è stato il lavoro collettivo della squadra, a partire dal sacrificio degli attaccanti". Gli attaccanti si sacrificano ma nonostante questo il Napoli ha il miglior attacco (26 reti), ciò che sarebbe da migliorare sono i gol segnati da palla inattiva: "E' vero, non ne abbiamo fatti tanti – ammette Ancelotti – Anche se l'ultimo (l'autogol contro il Genoa, ndr) è stato importante ed è arrivato proprio su palla inattiva. Però è vero anche che abbiamo sofferto poco, trovando subito solidità dopo un inizio difficile”.

Parlando di gol, in settimana sono stati tantissimi i rumors circa un possibile ritorno a Napoli di Edinson Cavani e a questo proposito Ancelotti ha voluto fare una precisazione dopo quanto detto sulla possibilità di allenare il Matador: “Mi hanno chiesto ‘Ti piacerebbe allenarlo?' Non mi nascondo, ho risposto che mi piace allenare quelli bravi. Cavani non l'ho allenato, ma potrei dirne altri, come Messi, Mbappè e Neymar, ma non per questo saranno obiettivi del Napoli. Poi che Cavani sia amato è un merito per ciò che ha fatto qui”.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti