De Guzman-Napoli, retroscena shock: "Che rissa con Giuntoli nel 2015"
"Prima mi colpì con un pugno, poi iniziò a volare di tutto"

A tre anni di distanza, Jonathan De Guzman svela un retroscena shock che ha segnato la sua avventura al Napoli. Reduce da un infortunio e ai margini del progetto azzurro, nel 2015 l'olandese non vuole accettare un'offerta del Bournemouth e quando si confronta con Giuntoli la situazione degenera, trasformandosi in una rissa. "Improvvisamente mi ha dato un pugno in faccia e a quel punto sono impazzito - ha raccontato il giocatore -. Abbiamo iniziato a litigare furiosamente, volavano sedie".
"Giuntoli si è davvero arrabbiato - ha proseguito De Guzman -. Il suo assistente mi ha detto: 'Ascolta, se non firmi si arrabbierà molto, se non firmi sarai morto per il Napoli, non giocherai mai più'". E in effetti così è andata. Dopo il duro scontro col dirigente azzurro, l'olandese non ha più visto il campo con la maglia del Napoli, finendo in prestito al Carpi e al Chievo, prima di essere ceduto all'Eintracht. "Quando è scoppiata la rissa c'era anche il mio compagno di squadra Zuniga che cercava di separarci - ha concluso l'olandese -. Mi diceva 'dai, prendi le tue cose e vai a casa'".
Una lite che ha rischiato di segnare profondamente la carriera del centrocampista, che ora invece ha trovato nuovi stimoli all'Eintracht. "Sento che sto giocando il mio miglior calcio, e ne sono molto orgoglioso. Soprattutto dopo tutto quello che mi è successo...", ha raccontato.
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