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Verso Torino-Milan

Verso Torino-Milan, Allegri: "Pulisic in dubbio, ha avuto la febbre. Per vincere bisogna sporcarsi i pantaloncini"

Le parole del tecnico rossonero, in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro il Torino di Baroni

07 Dic 2025 - 12:54

Il Milan di Massimiliano Allegri, reduce dal ko e dall'eliminazione in Coppa Italia contro la Lazio, si prepara ad affrontare il Torino. Sarà una gara senza il condottiero del Diavolo in panchina, squalificato e sostituito dal vice Landucci, ma i rossoneri sanno che sarà una trasferta ostica che può nascondere tante insidie. L'obiettivo è chiaro, vincere per risollevare il morale e, soprattutto, per mantenere la testa della classifica, come lo stesso Allegri in conferenza ha sottolineato: "Bisogna fare una partita concreta avendo chiaro l'obiettivo, dobbiamo avere la forza di rimanere lì. Dobbiamo lavorare su quello che sbagliamo, dobbiamo avere la convinzione di migliorare". Una sfida con qualche dubbio di formazione: "Pulisic stanotte ha avuto la febbre, vediamo se ci sarà". E un monito chiaro alla squadra: "Per vincere bisogna sporcarci i pantaloncini, altrimenti il risultato a casa non si porta: se usciamo puliti dal campo i risultati non si portano a casa. Quando non abbiamo palla bisogna difendere tutti insieme, come stanno facendo i ragazzi. Ma bisogna continuare a lavorare e migliorare, ogni partita ha le due difficoltà".

LA CONFERENZA STAMPA DI ALLEGRI

Prima di Udinese-Milan parlò di partita crocevia, anche col Torino è così?
"Bisogna essere pronti a fare una partita solida, perché dobbiamo invertire dei numeri contro una squadra che ci ha messo in difficoltà. Affronteremo una squadra con giocatori dal valore tecnico importante, sono fisici e giocare in casa loro non è facile. Bisogna fare una partita concreta avendo chiaro l'obiettivo. Siamo a un momento della stagione dove, da oggi fino a fine gennaio, la classifica sarà delineata. Dobbiamo rimanere all'interno delle prime quattro".

Il bollettino in casa Milan e la classifica
"Tutto dipende dai filotti di vittorie che si possono fare, Inter e Napoli sono attrezzate per vincere il campionato. Dobbiamo avere la forza di rimanere lì. Bollettino? Gimenez speriamo di averlo presto, è importante per noi. Pulisic stanotte ha avuto la febbre, vediamo se ci sarà. Fofana speriamo di averlo col Sassuolo. Abbiamo una settimana importante tra domani e Sassuolo, l'obiettivo è fare due risultati positivi".

Reazione alla sconfitta contro la Lazio
"Per noi è importante dare seguito ai risultati, contro la Lazio siamo stati bellini e non abbiamo avuto cattiveria per portare a casa il risultato. Questo deve essere visto come un'opportunità di miglioramento, perché quando c'è cattiveria difficilmente prendi gol su palla inattiva".

Un Milan Leao-Pulisic dipendente, a questa squadra mancano i gol dei centrocampisti e degli esterni?
"Eravamo partiti bene con Loftus-Cheek a Lecce, poi ci siamo fermati. Arriveranno, bisogna migliorare nelle palle inattive. La cosa importante è giocare da squadra, giovedì lo abbiamo fatto ed è stata forse una delle migliori partite. Ma non basta, bisogna continuare a migliorare le fasi e avere chiaro quello che è l'obiettivo".

Rabiot-gol?
"Adrien sta migliorando la condizione. I suoi gol arriveranno, come quelli di Loftus. Loftus giovedì ha avuto due occasioni per fare gol: deve essere più convinto delle qualità che ha. Ci aspettiamo molto da lui".

A che punto è il Milan di Allegri?
"Non sono soddisfatto pienamente, non perché non lo sono io ma perché dobbiamo venire a Milanello per migliorarci sempre. Dobbiamo lavorare su quello che sbagliamo, dobbiamo avere la convinzione di migliorare. Ognuno deve lavorare per ottenere il massimo, nulla è impossibile. Dobbiamo lavorare per il 10, ma se non arriviamo al 10 e lavoriamo per arrivarci va bene lo stesso. Bisogna risparmiare le energie mentali, volere le cose diventa fondamentale. Noi con le buone o con le cattive l'anno prossimo dobbiamo giocare la Champions".

Tre uomini per sostituire Fofana
"Sono contento per Jashari che è rientrato bene, con una buona partita in un ruolo che non ha mai coperto. Ha margini di miglioramento. Ricci è intelligente e affidabile, è una cosa importante per un allenatore. Loftus-Cheek si deve convincere delle qualità che ha, che deve far gol".

Tante assenze in attacco, serve l'aiuto di Nkunku. Soddisfatto del suo apporto?
"Lasciamo perdere l'investimento, lui ha qualità tecniche straordinarie. È arrivato dopo, ha giocato buone partite, anche lui si deve convincere che deve essere determinante perché le qualità non si discutono. Noi abbiamo bisogno di giocatori che siano convinti di quello che fanno. Sono contento di lui e che convinto possa fare bene".

Visite particolari per Gimenez per capire cosa ha?
"Sta lavorando, in settimana speriamo di riaggregarlo parzialmente. La caviglia è ok, abbiamo bisogno di lui perché è affidabile. Non ha disimparato a fare gol, è arrivato a gennaio e l'ambientamento non è stato facile".

Allegri contro il Torino, un derby personale?
"I numeri non contano, per me non è un derby. È una partita difficile soprattutto sapendo dell'importanza del risultato di domani".

Il Milan ha l'attaccante ideale per le caratteristiche che Allegri vuole per questa squadra?
"Di centravanti veri, tra Cagliari, Juventus e Milan, ne ho avuto solo uno, ovvero Higuain. È una questione di caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione, in base a quello che ho cerco di metterli in condizione. Importante è fare gol. Dei 4 che abbiamo in due hanno fatto 10 gol, noi oggi abbiamo bisogno anche dei gol di Gimenez e Nkunku. Alla fine per essere lì serve fare un tot di gol e subirne di meno".

Una squadra diventata sempre più gruppo, i nuovi si sono inseriti bene?
"Siamo partiti che eravamo un gruppo e oggi siamo più squadra. Oggi ci sono giocatori con meno minutaggio che fanno fatica, a me serve avere la loro disponibilità quando entrano e di essere a pieno dentro la partita. Sono contento di tutti, non bisogna pensare a quello che è stato ma a quello che sarà".

Dal rigore non assegnato alla Lazio all'angolo che non c'era in Coppa Italia
"Ho sorriso dopo la partita, perché sabato nella decisione del rigore è stato tolto alla Lazio un angolo che era angolo, giovedì siamo stati eliminati per un angolo che non era angolo. Il calcio l'ha inventato un diavolo, ci sono certe combinazioni... Ma ci abbiamo riso sopra".

Cosa deve fare di più Allegri per meritarsi un attaccante?
"Non parlo di mercato. Manca ancora un mese, abbiamo una settimana importante con queste due partite".

Le ambizioni Scudetto si misureranno da qui a fine girone d'andata?
"Per vincere bisogna sporcarci i pantaloncini, altrimenti il risultato a casa non si porta: se usciamo puliti dal campo i risultati non si portano a casa. Quando non abbiamo palla bisogna difendere tutti insieme, come stanno facendo i ragazzi. Ma bisogna continuare a lavorare e migliorare, ogni partita ha le due difficoltà: bisogna essere focalizzati sull'obiettivo finale facendo un passettino alla volta. Senza deprimerci dopo le sconfitte, eravamo molto dispiaciuti dopo la sconfitta in Coppa Italia, ma domani abbiamo un'opportunità per continuare il cammino in campionato. Non è una questione di 5 partite, perché poi ne mancano ancora 19. Ce ne vogliono 74-76 per entrare in Champions, poi non so quanti ce ne vorranno per lo Scudetto perché dipenderà dal filotto di risultati di quelle davanti. Noi pensiamo un passettino alla volta, sapendo che l'ambizione deve essere massima, ma l'obiettivo bisogna averlo chiaro e che è giocare la Champions. E non è facile raggiungerla".

L'importanza di Fofana
"Fofana è criticato perché ogni tanto fa errori tecnici, ma è un giocatore di intensità e anche nello sviluppo dei gol contro Lazio e Napoli è stato molto bravo. Secondo me per le sue potenzialità deve avere l'ambizione di fare molto più, di fare gol, di essere più presente in fase difensiva. Domani non c'è, giocherà con caratteristiche magari diverse, ma sarà utile alla squadra".

Perché c'è differenza di intensità tra primi e secondi tempi del Milan?
"Mi piacerebbe dominare 95 minuti, non concedere tiri all'avversario ma non è così, c'è anche un momento in cui l'avversario ha il predominio. E cosa succede lì? Devi difendere di squadra: è un momento della partita fondamentale".

Gli altri allenatori hanno capito come fermare il Milan di Allegri?
"Possiamo anche un po' cambiare come caratteristiche dei giocatori. È normale che quando troviamo squadre come la Lazio, in partite bloccate, devi far gol in una delle tre occasioni che abbiamo avuto".