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L'ANALISI

Modric e Rabiot si prendono sulle spalle il Milan, ma Gimenez e gli infortuni preoccupano

I due centrocampisti sono i migliori in campo contro il Bologna. Il messicano conferma il momento no, ma Nkunku fa ben sperare. Problemi muscolari per Maignan e Pavlovic

15 Set 2025 - 07:00
 © Getty Images

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Il Milan festeggia di corto muso la prima vittoria a San Siro, conferma i progressi visti a Lecce e si lascia definitivamente alle spalle la debacle contro la Cremonese. La squadra di Allegri soffre e non incanta per un'ora di gioco, fino al 61', quando Modric mette la classica ciliegina sulla torta con il primo gol in rossonero, bello, pesante e che vale tre punti fondamentali. Il croato, insieme a Rabiot, si è preso sulle spalle la squadra, deliziando San Siro con giocate e recuperi da campione qual è. La gara di ieri sera è stata anche indicativa del perché Allegri volesse a tutti i costi il suo pupillo transalpino, che ci ha messo tecnica, corsa e inserimenti, facendo dimenticare a tutti di essere arrivato solo qualche giorno fa. Buone indicazioni sono arrivati anche dal solito Saelemaekers, autore dell'assist decisivo, e dalla panchina, un po' corta ma di qualità: positivo il debutto di De Winter, bravo Ricci quando ha preso il posto di Fofana e ottime impressioni anche da Nkunku, subito pericoloso e nel vivo del gioco nonostante sia stato chiamato in causa per una decina di minuti. Anche la gestione di Pulisic è stata perfetta, perché l'americano con i suoi strappi ha messo in difficoltà la retroguardia del Bologna una volta che si sono aperti gli spazi.

Non è, però, tutto oro ciò che luccica e la gara contro il Bologna ha confermato il momento davvero delicato di Gimenez: il messicano ha avuto tre nitide occasioni e le ha malamente sprecate, segno di poca tranquillità e fiducia in se stesso. Così gli applausi di San Siro alla sua uscita sono certamente più di incoraggiamento dopo una prestazione opaca. Con il ritorno di Leao e quando Nkunku salirà di condizione, l'ex Feyenoord rischia seriamente di finire in fondo alle gerarchie.

Un altro aspetto che preoccupa sono gli infortuni: dopo Leao e Jashari, si sono fatti male anche Maignan (problema a un polpaccio) e Pavlovic (risentimento al flessore della coscia sinistra), due perni della retroguardia. Vero che il Milan non ha le coppe ma la panchina, sebbene di qualità, rischia di essere improvvisamente troppo corta. Nella sua ultima esperienza alla Juve, Allegri è stato per più di un girone in lotta con l'Inter per lo Scudetto, come quest'anno non aveva impegni europei ma la cavalcata dei bianconeri venne anche compromessa dalla miriade di infortuni che colpì la squadra. Tifosi e ambiente cominciano già a toccare ferro...

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