Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

Milan: Berlusconi, c'è la smentita

Il presidente precisa il suo pensiero a Inzaghi e Galliani. Pippo e l'ad a colloquio per un'ora a Milanello

20 Gen 2015 - 14:43

Il giorno dopo le presunte dichiarazioni contro la squadra ("E' inaccettabile perdere contro formazioni con calciatori che guadagnano cinque volte meno dei nostri"), Silvio Berlusconi getta acqua sul fuoco e smentisce il senso delle parole riferite dall'Ansa nella giornata di lunedì. Il presidente del Milan ha precisato il suo pensiero nel corso di una telefonata al tecnico Filippo Inzaghi e all'a.d. Adriano Galliani.

La smentita del presidente Berlusconi, alla stampa, è arrivata intorno alle 12,30. A Milanello, però,d eve essere arrivata molto prima. Il perché lo spiega dal ritiro rossonero Carlo Pellegatti.
"L'allenamento della squadra è cominciato alle 11, ma alle 10 Adriano Galliani e Pippo Inzaghi erano già qui a Milanello e sono rimasti a parlare per un'ora, prima che cominciasse il lavoro sul campo. E' evidente che c'è stato quel colloquio telefonico col presidente, che ha precisato il senso del suo stato d'animo. Dicendo a Inzaghi che non rischia, e che comunque -come è ovvio- si attende dalla squadra un deciso cambio di rotta". 
E aggiunge Pellegatti: "Questa è una settimana molto delicata qui al Milan e per questo la società sarà molto presente e pressante qui a Milanello, giorno dopo giorno, facendo fede a quanto ha detto Galliani ieri ai giocatori: serve la massima coesione per risalire".

Il dopo-Atalanta spegne un po' i fuochi dentro a attorno al Milan. Ma quei fuochi rimangono perché il senso di crisi e di disagio è forte, 1 punto in 3 partite nel 2015 è una sorta di condanna dinanzi alla quale reagire. Questo lo sa bene Pippo Inzaghi, che già domenica aveva detto come il doppio impegno con la Lazio, sabato in campionato a Roma, martedì in Coppa Italia a San Siro, sarà decisivo. Se non fatale.
La rabbia del presidente, che è quella di tutti i milanisti che amano il Milan, rimane. La necessità e la voglia di ripartire devono essere più forti di tutto e di tutti: crisi in corso compresa.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri