Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

LA PRESENTAZIONE

Milan, Rabiot si presenta: "Sono pronto per giocare, voglio fare almeno 10 gol. Rowe? Sarà bello incontrarlo"

Il centrocampista francese arriva dal Marsiglia, ritrova Allegri e potrebbe esordire già contro il Bologna: "Mi ha chiamato subito dopo i fatti di Marsiglia"

12 Set 2025 - 13:06

Adrien Rabiot e Massimiliano Allegri di nuovo insieme, questa volta al Milan. Le ultime immagini insieme in Italia risalgono alla vittoria della Coppa Italia in bianconero, ma ora il tecnico ha voluto il centrocampista francese per portare qualità ed esperienza in mezzo al campo. "C'è un bel feeling con Allegri, ci siamo sentiti spesso anche dopo l'addio alla Juve. Mi ha chiamato quando ha firmato con il Milan e il giorno dopo i fatti che mi hanno portato all'addio al Marsiglia - ha commentato Rabiot -. Ho preferito il Milan a giocare la Champions perché il progetto del mister mi ha convinto. Voglio fare almeno 10 gol". Domenica potrebbe giocare con il Bologna di Jonathan Rowe, l'altro protagonista del litigio in Francia: "Sarà bello incontrarlo. Quello che è successo può accadere in ogni spogliatoio, ma non ha cambiato i nostri rapporti

LE PAROLE DI RABIOT IN CONFERENZA

Hai una grande voglia di giocare subito?
Certo, sono pronto e allenato. Sono qui per dare una mano, quindi se il mister mi metterà in campo subito farò di tutto per aiutare la squadra a vincere.

Che rapporto hai con Allegri? Perché per te è un allenatore speciale?
Abbiamo condiviso tanto e alla Juve mi sono trovato bene con lui. E' ambizioso e voglia di vincere, poi vive di passione per il calcio con la mentalità giusta proprio come me. Ho subito avuto feeling con il mister e abbiamo sempre parlato anche una volta lasciata la Juventus. Allegri è una grande persona ancora prima che un grande allenatore, sono contento di ritrovarlo.

Che sensazione ti ha dato il gruppo Milan?
Bella, c'è voglia di vincere e i giovani hanno voglia di imparare. C'è un bel mix tra giocatori esperti e ragazzi. C'è un bell'ambiente e sono stato accolto con disponibilità.

Com'è nata la trattativa lampo? Perché il Milan?
Si è fatto tutto alla fine del mercato, ma parlavo con Allegri già da quando lui ha firmato col Milan. Avevo un contratto con il Marsiglia, poi è successo quello che è successo all'OM e subito il mister mi ha chiamato di nuovo. Abbiamo parlato del progetto qui e della squadra che vuole costruire per tornare in Champions e fare bene in campionato.

Hai sentito qualcuno per parlare di Milan?
Ho parlato con Mike Maignan che mi ha detto grandi cose del Milan, ma anche con Theo Hernandez che mi ha parlato dei rossoneri come una famiglia. Non mi hanno convinto perché non ce n'era bisogno, questo è uno dei club migliori al mondo, ma è importante avere dei feedback da chi ha vestito o veste questa maglia. Ero sicuro di fare la scelta giusta.

Che tappa è il Milan nel percorso della tua carriera? Hai voglia di riscatto?
Sto facendo una bella carriera, ho fatto tanti anni col Psg e più di 200 partite con la Juventus. Ho vinto tanto, poi anche al Marsiglia ho fatto bene. Voglio continuare ad avere fame di successo e divertirmi in campo con gol e assist, magari aiutando qualche giovane a crescere. Sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto fino a questo momento e sono qui per aiutare il Milan a tornare a vincere, perché l'anno scorso è stata una stagione brutta e deve tornare in Champions e a lottare per lo scudetto. Porto leadership e carattere in questo gruppo.

Per il terzo anno di fila non giocherai la Champions League: come mai?
Il Milan in questo momento è più importante che giocare la Champions League con un'altra squadra che però magari non punta a vincerla né ad andare avanti. Ho preferito venire a Milano, lavorare per un anno e far parte di questo progetto con mister Allegri per avere una squadra forte l'anno prossimo per giocare la Champions e fare qualcosa di grande. Magari non vincerla perché un progetto così non si costruisce in un anno, ma avere una grande ambizione sì. Potevo andare altrove, è vero, ma ho preferito così.

Giocherai titolare con il Bologna?
Non mi ha detto niente, ma ci spero. Mi sono allenato ieri e mi sono trovato bene, ma non abbiamo avuto il tempo di poter parlare bene della squadra, ma lo conosco bene e so come lavora con il suo staff. Sono pronto.

Vuole dire qualcosa ai tifosi del Marsiglia? Potrebbe giocare contro Rowe con il Bologna...
Ai tifosi ho già detto il mio pensiero sui social, sono sempre stato trattato bene e ho condiviso una stagione intensa vivendo cose molto belle con stadio e tifosi. Con Jonathan Rowe ci siamo anche parlati quando ha firmato per il Bologna, ci siamo messaggiati per augurarci il meglio e che ci vedremo a San Siro. Sarà bello vederlo perché è un bravo ragazzo, quello che è successo è una cosa di spogliatoio che può succedere ovunque ma non ha cambiato il nostro rapporto. Sarò contento di vederlo e lui altrettanto.

Attorno al Milan c'è scetticismo sulla forza della squadra: che giudizio dai a questa rosa da fuori?
C'è un bel mix tra giocatori esperti e giovani, ma ci sono stati anche molti cambi. Non è facile creare un gruppo in poco tempo, ma cercheremo di farlo perché c'è qualità nei giocatori e il mister sa gestire queste situazioni, creando mentalità e passione che a volte può fare la differenza. Parlerà il campo. Sono fiducioso perché abbiamo anche giocatori esperti come Luka Modric che è una persona incredibile oltre che un giocatore pazzesco. C'è serenità e voglia di lavorare ed impegnarsi, quindi la base è buona.

Cosa pensi della Juventus? Può puntare allo scudetto?
Io sono qui per fare qualcosa di importante e poter ambire allo scudetto. Vedremo a febbraio-marzo dove saremo, ma fino a quel momento dovremo lavorare e seguire il mister. La Juve ha preso giocatori forti in attacco quindi sarà una delle squadre in lotta per il titolo.

Hai un ricordo da avversario del Milan e di San Siro?
San Siro è uno stadio che mi porta bene, spero di poter fare gol e grandi cose con la maglia del Milan. I tifosi sono straordinari anche se so che c'è qualche problema al momento, sono un po' arrabbiati, ma siamo qui per cambiare le cose. Abbiamo bisogno del loro sostegno.

Conoscendo Allegri, preferisci giocare in un centrocampo a due o a tre?
Penso di poter fare tutti i ruoli in mezzo al campo, anche al Marsiglia ho giocato in posizione più avanzata. Non ho ancora parlato bene con il mister, avremo tempo.

Ti sei prefissato un numero minimo di gol?
Nell'ultimo anno con la Juventus ho fatto 10-11 gol, anche l'anno scorso a Marsiglia con qualche assist. Mi piace essere protagonista nell'area avversaria e proverò a ripetermi. Allegri mi spinge ad essere più offensivo quindi cercherò di fare almeno come l'anno scorso, 10 gol, poi spero di fare anche meglio. Negli ultimi anni Allegri e De Zerbi mi hanno convinto di poter essere quel giocatore che si inserisce in area e fa gol. Devo avere questa ambizione.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri