L'ANALISI

Milan, equilibrio cercasi: con questa difesa l’Europa League resta un sogno

Per i rossoneri settima gara nel 2024 con almeno due gol subiti, lo Slavia era addirittura in 10 dal 26' del primo tempo

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Quattro gol segnati, una vittoria che avvicina i quarti di finale di Europa League e Leao ancora decisivo, ma per il Milan le buone notizie finiscono qui e i fischi di San Siro a fine match sottolineano perfettamente la prestazione deludente dei rossoneri, che per raggiungere la finale di Dublino dovranno fare molto meglio di quanto mostrato contro lo Slavia Praga e soprattutto dovranno ritrovare quell'equilibrio difensivo che finora nel nuovo anno è mancato visto che quella contro i cechi è stata la settima partita con almeno due gol subiti dalla squadra di Pioli. 

"Potevamo fare di più" ha ammesso dopo la partita il tecnico rossonero dicendo anche che "il risultato è comunque buono in vista del ritorno", ma ieri sera il Milan ha sprecato la grande occasione di ottenere il massimo vantaggio possibile in vista della sfida di Praga pur avendo giocato in superiorità numerica dal 26' del primo tempo e i fischi del pubblico del Meazza nonostante il 4-2 finale descrivono perfettamente la partita con poco agonismo e cattiveria giocata dai rossoneri. 

Anche contro lo Slavia il Milan ha creato meno di quanto avrebbe potuto e concesso più di quanto avrebbe dovuto, ancora una volta i rossoneri sono stati troppo vulnerabili e invece di ammazzare la partita hanno concesso altri due gol agli avversari: in questo modo, senza equilibrio, l'Europa League non può che restare un sogno. 

Le qualità davanti ci sono e sono tante, Giroud è un bomber affidabile e Leao può fare la differenza in ogni momento, ma senza equilibrio non si può andare lontano e l'imperativo per Pioli è lavorare (e tanto) sulla fase difensiva per mettere fine all'emorragia di gol subiti che è la costante della stagione dei rossoneri. In questo senso l'altra buona notizia della serata è il ritorno in campo di Tomori, ma quello del Diavolo non è solo un problema di uomini o di errori individuali, è una fragilità di sistema a cui bisogna porre rimedio a partire dalla trasferta tra una settimana nella prevedibile bolgia dell'Eden Arena di Praga.

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