VERSO MILAN-NAPOLI

Milan, arriva Cardinale: con lui a San Siro solo grandi vittorie

Il numero uno del club sarà al Meazza per il quarto di Champions: tre precedenti e altrettanti prestigiosi successi

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Arriva Gerry Cardinale ed è una buona notizia, non solo perché la proprietà torna a farsi sentire vicina alla squadra in un momento delicato, ma anche, volendo essere scaramantici il giusto, perché il numero uno del Milan ha fin qui un percorso netto a San Siro che lascia ben sperare per la sfida contro il Napoli: 3-2 all'Inter nel derby, 2-0 alla Juve, 1-0 al Tottenham. Tre grandi gare e tre grandi vittorie. Cardinale, scrive la Gazzetta, dovrebbe arrivare a Milano tra domani e mercoledì mattina. Agenda ricca, come sempre, perché i suoi movimenti sono sempre condizionati da appuntamenti di rilievo. Quindi lo stadio alla sera, certo, ma anche gli ormai consueti summit sul fronte stadio, preoccupazione giustamente principale del club. 

Sulla seconda questione al momento non ci sono grandi novità. La Maura rimane il progetto preferito ma anche, probabilmente, il più complicato, tra iter burocratici che sembrano sempre infiniti e l'opposizione di gran parte del consiglio comunale e totale dei residenti della zona. Cardinale lascia per questo aperta ogni altra possibilità, da San Donato a Sesto San Giovanni, con quest'ultima legata alla spesa dei terreni, che il Milan, promettendo largo indotto, insiste nel non voler pagare.

Sul fronte campo, invece, tutto rimane legato alla necessità di partecipare alla prossima Champions e di proseguire nell'attuale il più possibile. La gara contro il Napoli è certamente centrale e già la sfida del Meazza potrebbe in parte indirizzare la qualificazione alla semifinale. Gli stretti numeri raccontano due cose: che il bilancio, dal 2020, è in perfetta parità (tre vittorie a testa e un pareggio) e che non vince la squadra in casa dal gennaio 2019 (Milan-Napoli 2-0 in Coppa Italia, ndr). Il campo ha però raccontato qualcosa di diverso. L'ultima sfida del Maradona, per quanto giocata male dalla banda di Spalletti, ha mostrato un divario netto tra le squadre e rimarcato, una volta ancora, la difficoltà che gli azzurri incontrano spesso contro i rossoneri. E' una questione di ritmi e di gioco o, come nell'ultimo caso, di difficoltà a prendere i giocatori tra le linee e ad arginare Leao. Nonostante le ultime due sconfitte casalinghe, per intenderci, Pioli si trova sempre molto bene contro il Napoli ed è riuscito, fin qui, a trovare ottime soluzioni.

Certo è che il quarto di Champions rappresenta e rappresenterà un incontro a parte e che Spalletti avrà certamente ricavato importanti indicazioni proprio dalla sconfitta di una settimana fa al Maradona. A questo va aggiunto un altro particolare: giocare su due partite è ampiamente diverso che giocare una gara secca. Si può, insomma, valutare positivamente un pareggio e assorbire perfino una sconfitta di misura. Gli ampi spazi che il Napoli ha lasciato, sotto di due gol, in casa, non è prevedibile aspettarseli. A questo va aggiunto il possibili rientro di Osimhen che, pur sempre a secco fin qui contro il Milan, fa tutta la differenza del mondo. Ti permette di variare il gioco, alternando il palleggio alla ricerca della profondità (molto importante se la costruzione dal basso è resa difficile dal pressing avversario) e ti garantisce peso e grande presenza nel gioco aereo in mezzo all'area. Tanto da lasciare in sospeso l'ultima decisione di Pioli sull'uomo da affiancare a Tomori

Intanto, in attesa di un mercoledì che sarà caldissimo, si attendono le ultime notizie dai ritiri. Osimhen ma non solo. Sarà una partita a scacchi e ogni mossa potrebbe essere quella decisiva. 

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